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Personaggi letterari a tavola e in cucina. Dal giovane Werther a Sal Paradiso In un tempo in cui la cucina è tanto di moda, uno sguardo alla letteratura del passato rivela i gusti inediti degli scrittori: le tartine del giovane Werther, il gorgonzola di Gadda, la farinata di Cime tempestose, D’Annunzio e il bollito … continua |
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Piero della Francesca. Favole in cucina. Ricette, racconti e segreti |
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La cucina dell’antica Roma Il ricettario di Marco Gavio Apicio, raffinato gastronomo, maestro di arti culinarie, lussi e stravaganze, proposto in una trasposizione gastronomicamente corretta, adatta al la cucina dei nostri giorni … continua |
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“Sei quel che mangi o come stai a tavola?” Un affascinante viaggio fra le culture gastronomiche di diverse civiltà e continenti, dall’orrore degli Indu per chi mangia carne bovina, allo zar Nicola I di Russia che al suo gatto offriva caviale e champagne ... continua |
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Le Guide consigliano Per L’espresso, Michelin, Gambero rosso, Identità golose Nei giudizi delle principali Guide, Roma rimane
una città dove si mangia bene |
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“Sei quel che mangi o come stai a tavola?” Scarica gratuitamente il Saggio Un affascinante viaggio fra le culture e le abitudini gastronomiche di diverse civiltà e continenti ci ricorda che “il mangiabile” non rappresenta un fatto universale, ma varia a seconda degli individui e delle popolazioni, considerate in delimitati spazi geografici e in specifici tempi storici. Il prof. Aldo Rossi ci fa scoprire come nasce l’esecrazione degli Indu nei confronti di chi macella e mangia la carne di bovino, perché per gli Ebrei la carne di maiale è immonda e se davvero per i cinesi non è un problema pasteggiare a ciccia di cane. Non mancano poi le notizie raffinatamente curiose, come il menu dei pasti fatti servire dello zar Nicola I di Russia, il “Gendarme d’Europa”, al suo gatto che veniva nutrito a caviale affogato nello champagne!
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Piero della Francesca. Favole in cucina. Ricette, racconti e segreti a cura di Piero Ricci
Un viaggio immaginario fra le terre, le tele e la vita di Piero della Francesca, tra ricette, racconti e segreti dell'epoca rinascimentale, quando nelle corti si dispiegava il genio prospettico e figurativo e le feste, le tavolate e i convivi contribuivano a creare un'atmosfera mista di potere, cultura e mecenatismo. Un invito alla scoperta di colori e sapori di un’epoca, quella fiorentina a cavallo tra Medioevo e Umanesimo, in cui i pittori appartenevano all’arte degli “speziali” e il loro miscelare tonalità somigliava all’operazione del cuoco che grazie a un sapiente dosaggio, otteneva una salsa. Le opere di Piero della Francesca suscitano una serie di suggestioni nelle quali colore, rigore geometrico, luce, figure sontuose e ieratiche sono gli elementi che ricordano gli ingredienti di una ricetta ben riuscita e fanno cogliere quanto in comune c’è fra dipingere e cucinare. Piatti antichi, come i dolci “Cialdoni”, la “Salsa Camelina”, l’“Agliata” da sperimentare con l’aiuto di chef come Gualtiero Marchesi e Paolo Teverini, in un gioco di alchimie pittoriche e culinarie che fanno passare dalla tavola alla tavolozza quattrocentesca e viceversa.
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Hans-Peter von Pesche, Werner Feldmann Il ricettario di Marco Gavio Apicio, vissuto nella Roma dell’Età Imperiale del I secolo d.C., rientra da ormai duemila anni tra le opere fondamentali della cucina occidentale. Apicio era un ricco patrizio, raffinato gastronomo e maestro di arti culinarie, modello di lussi e stravaganze. Plinio lo definì “il più grande scialacquatore di tutti i tempi” per “il suo metodo di ingrassare i maiali con i fichi secchi e di far loro bere piccole quantità di mosto dolce prima di macellarli, avendo il fine di ricavarne un fegato particolarmente saporito”. Maldicenze a parte, il suo nome è stato reso immortale dal ricettario “De re coquinaria”, composto da dieci volumi contenenti circa 500 ricette originali. Divenuto un classico della letteratura gastronomica, è anche una preziosa testimonianza della vita quotidiana degli antichi abitanti della Città Eterna. Gli autori del volume edito da Guido Tommasi, casa editrice impegnata attraverso numerose collane nell’esplorazione dell’universo gourmet, accostano al testo di Apicio una trasposizione di duecento ricette originali, filologicamente e gastronomicamente corretta, adatta alla cucina dei nostri giorni. Dalla sintesi fra l’antica civiltà del cibo e le moderne tecniche culinarie, emerge la capacità della cucina dell’Antica Roma di catturare anche il palato dei gourmet contemporanei. |
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Personaggi letterari a tavola e in cucina. Dal giovane Werther a Sal Paradiso Maria Grazia Accorsi |
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Le tartine del giovane Werther, il gorgonzola di Gadda, la farinata di Cime tempestose… In un tempo in cui la cucina è un fatto di moda, uno sguardo alla letteratura del passato rivela, attraverso gli odori, gli umori e i sapori dei pasti, ispirazioni nascoste e gusti inaspettati dei grandi della letteratura mondiale. Ogni autore ha un suo linguaggio di cucina e le pietanze descritte diventano tracce di esperienze biografiche e di vissuti personali sconosciuti che è possibile percorrere ricostruendone le ricette. Ne scaturiscono aforismi gustosissimi. |
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Locali Gourmet | |
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Indice dei locali
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Affinità elettive | ||
Chef's anatomy | ||
intervista Heinz Beck Chef del ristorante La pergola - Hotel Cavalieri Hilton "a qualcuno piace frullato" |
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I piccoli musei di Roma | ||
Maria Grazia Accorsi,
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Per L’espresso, Michelin, Gambero rosso, Identità golose a Roma i migliori ristoranti dell’anno sono: |
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