Gazpacho di anguria e pomodoro con astice
e crema di limone

ricetta di Antonio Panzironi  e  Nunzio Spagnolo
per  Hostaria dell’Orso di Gualtiero Marchesi

Bisogna tentare il tutto per tutto per conquistare la zuppa…
J. e W. Grimm, Fiabe

Anguria, cetrioli e pomodori si frullano separatamente e si passano al fine filtro metallico detto chinoise. Uniti i tre succhi, si aggiungono le erbe miste, sale e pepe. L’astice si cuoce nel court bouillon per 3 minuti e immediatamente dopo si  raffredda in acqua e ghiaccio. Servire disponendo l’astice su un piatto fondo insieme al gazpacho e aggiungendo la crema al limone preparata emulsionando olio di oliva, succo di limone e zenzero nel frullatore.  

Ingredienti per 4 persone
½ anguria; 2 cetrioli senza pelle; 10 pomodori ramati senza semi; 1 mazzetto di erbe miste (menta, basilico, timo, lemon grass); 4 limoni; 2 astici da 600 gr.; zenzero; sale e pepe

Vino
[abbinamento proposto dalla redazione ]

Meursault Premier Cru Santenots 2004, Jacques Prieur
Meursault, Bourgogne, France

Ricco e grasso, lungo e strutturato. Burro, miele e pesca gialla al palato.

Gazpacho cinefilo

Il più celebre gazpacho del cinema è quello un po’ improbabile e sicuramente soporifero offerto da Pepa (Carmen Maura) a ospiti e poliziotti in visita nel film Donne sull’orlo di una crisi di nervi [ Mujeres al borde de un ataque de nervios ] girato da Pedro Almodóvar nel 1988. Nel film il regista mescola abilmente i sapori leggeri e sofisticati della commedia a situazioni squisitamente assurde, offrendo un graffiante ritratto della società spagnola.
Chi voglia imparare la preparazione del vero gazpacho (senza la correzione di barbiturici), trova questa e altre ricette tratte dai film nel libro “Cuoche sull’orlo di una crisi di nervi. A tavola con Pedro Almodóvar” di Glebb Miroglio Luca.
Se invece si vuole rivedere il film, ne è uscita una bella versione in DVD nel 2005, prodotta da Eyescreen Home Video, Medusa Home Entertainment. Assai curata nella grafica e corredata di un libricino che infila perle di saggezza pronunciate dal regista catalano: “consiglio a tutti coloro che aspettano inutilmente una chiamata accanto al telefono di buttare l’apparecchio dalla finestra. È sempre meglio che impiccarsi con il cavo”. Un inguaribile ottimista.

 


 

 

         
         
   
 
 
 
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