Già cultrice della merenda sinoira*, trova definitiva conferma della sua vocazione gourmet al cospetto di un ben rosolato piccione farcito con nocciola tonda gentile e uvetta aureolato da una bottiglia di Barolo del 1968. Da allora la curiosità per il buon cibo e il buon vino non si è mai esaurita, alimentata da ricerche sui prodotti tipici (formaggi in testa), degustazioni in ristoranti di ogni dove - anche in solitario - e collaborazioni giornalistiche. Con il condimento di passioni come la letteratura, il cinema, l’arte, il Settecento, il teatro, ma anche i fumetti, la musica, la fotografia e… le scarpe. A Roma un nuovo universo gastronomico le si dischiude anche grazie a due amici giornalisti, cari complici ebbri di sapere e “buongustai per predestinazione”.
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* La merenda sinoira piemontese ha origini antiche e consiste in uno spuntino che si fa nel tardo pomeriggio a base di salumi formaggi e vino. Da abitudine delle tavole contadine, si è oggi trasformata nel rito dell’aperitivo, ma sopravvive in piole e trattorie di campagna. |
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Locali Gourmet | |
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Indice dei locali
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Affinità elettive | ||
Chef's anatomy | ||
intervista Agata Parisella Chef del ristorante Agata e Romeo "dal quadro alla tavola" |
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Piero della Francesca. Favole in cucina. Ricette, racconti e segreti, a cura di Piero Ricci, Skira, 2007 |
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