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Baby e i Preraffaelliti 

     
Chef's anatomy

intervista
Heinz Beck
Chef del ristorante
La pergola - Hotel Cavalieri Hilton

"a qualcuno piace frullato"
 
   
 
Scaffale gourmet
 

Maria Grazia Accorsi,
Personaggi letterari
a tavola e in cucina.
Dal giovane Werther
a Sal Paradiso


 

Per L’espresso, Michelin, Gambero rosso, Identità golose a Roma i migliori ristoranti dell’anno sono:
La Pergola Hotel Cavalieri Hilton
Baby - A .Iaccarino - Hotel aldrovandi
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L’altro Mastai vai alle foto dei piatti
Agata e Romeo vai alle foto dei piatti
Il Convivio Troiani vai alle foto dei piatti
La Rosetta vai alle foto dei piatti
Il pagliaccio vai alle foto dei piatti

Nei giudizi delle principali Guide, Roma rimane
una città dove si mangia benecontinua

 
 
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La Rosetta

indirizzo:
                         
Via della Rosetta 8 - 00186 Roma
Quartiere Pigna, Pantheon
Tel. +39 06.68.61.002
+39 06 68.30.88.41
Fax +39 06.68.21.5116
Email: info@larosetta.com
booking@larosetta.com

Sito web: www.larosetta.com
Aperto: mezzogiorno e sera
Giorno di chiusura: domenica sera
Tipo di cucina:
Mediterranea dinamica di pesce
Chef:
Massimo Riccioli
Carte di credito accettate: tutte
Tavoli all’aperto: si
Ferie: agosto
Prezzo medio (bevande escluse):
2 Menu degustazione:
da 55 a 60 E. a pranzo
E. 180 la sera

Domenica: Menu degustazione
"pranzo domenicale"

I giudizi delle Guide:
L’Espresso 2008:
15.5 – 1 cappello – il bicchiere 
Michelin 2007:
due forchette
Gambero rosso 2008:
81 e 2 forchette (cucina 48
cantina 16 – servizio 8
ambiente 8 – bonus 1)

 
La ricetta dello chef

Rigatoni con cernia bianca,
melanzane e ricotta salata
 
Menu gustato
Antipasti di mare crudi:
Ostriche Belon
Piatto di crudi del giorno:
tartara di tonno con fragoline e lamponi scampo,
gambero all’aceto balsamico,
ricciola, nastri di seppie
Antipasti di mare caldi:
polpo e patate,
aragosta con fagiolini
e arance
triglia e insalatine,
f
ritturina di moscardini
con fili di zucchine
e foglie di menta
zuppa di moscardini e ceci
Rigatoni con cernia bianca,
melanzane e ricotta
salata
Spaghetti con seppioline,
aglio, olio, peperoncino

Scampi e filetto di dentice
Dessert:
Sorbetto al frutto della passione
Sfogliata di mele con
gelato alla vaniglia
Piccola pasticceria
 
Vini
Champagne Brugnon
-selezione speciale per i 40 anni
de La Rosetta- Ecueil,
Montagne de Reims, France
Cervaro della Sala 2005, Antinori
Castello della Sala, Umbria

Muscat Les princes Abbès 2004 Schlumberger
Alsace, France


Crudi del giorno: tartara di tonno con fragoline e lamponi, scampo, gambero all’aceto balsamico, ricciola, foglia di seppie  
 

Polpo e patate, aragosta con fagiolini e arance

 
Fritturina di moscardini con fili di zucchine con foglie di menta
 
Zuppa di moscardini e ceci
 
Rigatoni con cernia bianca, melanzane e ricotta
salata
 
Spaghetti con seppioline, olio, aglio, peperoncino
 
Scampi e filetto di dentice
 
Sorbetto al frutto della passione
 
Sfogliata di mele con gelato alla vaniglia
 
 
ristorante

Già Cicerone ingollava ostriche per sviluppare la propria eloquenza, ma fu Luigi XI, nel XV secolo, a trasformare il mollusco ricco di fosforo in alimento obbligato per i suoi luminari per accrescerne l’intelligenza. In seguito da pietanza diventarono aperitivo, tanto che un vecchio maresciallo nell’Ottocento riusciva a trangugiarne un centinaio prima di pranzo, giusto per stimolare l’appetito. Il menu della Rosetta non è da meno e inizia proprio con un valzer di ostriche, le tondeggianti e polpose Belon, servite su ghiaccio frantumato e accompagnate da fettine di pane nero da velare con burro salato e una salsina a base di aceto e scalogno finemente tritato.


Il pescato del giorno

Spento senza rimorso il tormento del mollusco e aiutato il boccone a trovare la sua strada con un sorso di bollicine, si passa alle altre delizie. Tutte a base di pesce freschissimo che, discintamente invitante nell’esposizione all’ingresso del locale, al momento opportuno viene afferrato con gesto deciso e amorevole insieme dallo chef-patron Massimo Riccioli, uno dei migliori cuochi di mare della Capitale.
Affezionato alla sua città ma anche viaggiatore curioso, uomo esuberante e affettuoso, il talento di questo figlio d’arte (furono i genitori a rilevare quella che era solo una bettola alle spalle del Pantheon negli anni Sessanta, proponendo un’inedita cucina di solo pesce con echi della natia Sicilia) è indiscutibile. Immaginate Vulcano nella sua fucina, circondato da vitalità, energia, fuoco e avrete l’immagine di Massimo Riccioli che si muove nella sua ben organizzata cucina a vista con l’agilità di un Nureyev, viziando gli ospiti con ogni genere di delizia marinara e facendo riscoprire sin dalla tavolozza di pesce crudo la ricchezza di colori e profumi del Mediterraneo con tocchi di Oriente e America latina. La banalità qui è bandita e le preparazioni, dalle soavi fritturine di moscardini e zucchine con foglie di menta alle seppioline che con olio, aglio e peperoncino sposano sapidissimi spaghetti sino al pescato del giorno alla griglia, sono cucinate con cotture sapienti che esaltano gusto e fragranza.
Non mancano buoni vini, fra i quali una discreta selezione di bollicine e una scelta non banale anche fra le mezze bottiglie. Le coccole fuori menu riservate agli ospiti cominciano con l’appetizer di benvenuto accompagnato da un calice di champagne e terminano con i sacchetti di biscotti-souvenir (irresistibili i bottoncini al cioccolato). Oltre alla sala, nella bella stagione vengono apparecchiati alcuni tavoli nel vicoletto in fondo al quale con poco sforzo si vede il Pantheon. Ulteriore e non trascurabile merito del locale è di essere aperto anche a mezzogiorno, con un equilibrato menu degustazione che permette di concedersi momenti di pura felicità gastronomica spendendo poco più di 50 euro. Piacere raro in cucine di questo livello.

Provato l’ultima volta a cena il 4 ottobre 2007
Un ringraziamento a Massimo Riccioli per la sua accoglienza e gentilezza e per le fotografie dei piatti.
“… il pesce, fra le mani di un abile preparatore, può diventare una fonte inesauribile di godimenti del palato.” Anthelme Brillat-Savarin, Fisiologia del gusto