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Guide 2010

I locali di Roma che offrono cucina di eccellenza nei giudizi delle Guide 2010 L’espresso, Michelin, Gambero rosso.

La guida * Michelin * 2010 presentata il 24 novembre 2009 a Milano riconferma le 3 stelle a La Pergola Hotel Cavalieri Hilton, le 2 stelle a Il pagliaccio e 1 stella ad Acquolina, Imàgo dell’Hotel Hassler, Agata e Romeo, Baby dell’Hotel Aldrovandi e Mirabelle dell’Hotel Splendide Royal. Le novità dell’anno sono l’assegnazione della stella a Glass Hostaria e ad Antonello Colonna all’Open. Nel resto del Lazio le stelle Michelin brillano su Colline Ciociare (Acuto), Acquapazza (Ponza), La trota (Rivodutri), The Cesar dell’hotel La posta Vecchia (Ladispoli) e La Parolina (Acquapendente). Perde la stella Il tordo matto di Zagarolo.
La Michelin registra un certo ritorno alle origini: “giovani chef cresciuti presso chef pluristellati, rientrano nella loro regione e aprono il loro piccolo ristorante, spesso in un vecchio locale del posto. Loro in cucina e spesso le mogli in sala, propongono prodotti del territorio e di stagione, menu semplici ma preparati con prodotti di qualità.” Si sostiene poi che la guida Michelin “non dà le tendenze culinarie del domani, si limita a constatare quelle d’oggi… indipendentemente dal paese o la città che copre, non fa che riflettere la gastronomia di questo luogo… Non ci sono ricette miracolose per avere una stella, se non quella di cucinare bene per i propri clienti, farli contenti.” La guida Michelin lancia lo slogan: “le stelle sono nel piatto”, sostenendo che per le stelle varrebbe solo della qualità della cucina. “Le stelle” – si legge nel comunicato stampa – “vengono attribuite secondo 5 criteri: la qualità dei prodotti (non necessariamente prodotti costosi, ma sicuramente di qualità), il controllo delle cotture e dei sapori, quanto i piatti trasmettano la personalità dello chef, il rapporto qualità/prezzo e la regolarità nel tempo e sull’insieme della proposta di cucina”.
Su quali siano i requisiti per ottenere il riconoscimento della stella Michelin, la guida risponde “le stelle sono nel piatto, il che vuole dire che per le stelle si tiene conto soltanto della qualità della cucina. Vengono attribuite secondo 5 criteri: la qualità dei prodotti (non necessariamente prodotti costosi, ma sicuramente di qualità), il controllo delle cotture e dei sapori, quanto i piatti trasmettano la personalità dello chef, il rapporto qualità/prezzo e la regolarità nel tempo e sull’insieme della proposta di cucina. Lo stile e la qualità del servizio, ad esempio, riguardano la classificazione dei ristoranti, da uno a cinque coperti; dalla semplice trattoria al ristorante di lusso. Stelle e coperti sono indipendenti uno dall’altro. Un ristorante potrebbe avere tre stelle per la grande qualità della sua cucina ma soltanto un coperto per l’insieme e la qualità del servizio, oppure cinque coperti trattandosi di un locale lussuoso, dal servizio irreprensibile, ma soltanto una stella per la qualità della cucina.”

In base alla Guida * L’espresso * il miglior ristorante della Capitale si conferma La Pergola Hotel Cavalieri Hilton con 19/20 e 3 cappelli, seguono Il Pagliaccio e Antonello Colonna all’Open con 16.5/20 e 2 cappelli, Il Convivio Troiani e Agata e Romeo con 16/20 e 1 cappello, Imàgo, Il SanlorenzoLa Rosetta ex con 15,5/20 e 1 cappello e Baby Aldrovandi, All’oro, Glass Hostaria e Jardin de Russie con 15/20. “Il 2010 si presenta come l’anno della resa dei conti e della svolta” – sottolinea il Direttore della guida Enzo Vizzari riferendosi alla ristorazione italiana – “all’insegna di poche certezze, la prima delle quali dare la miglior qualità possibile in termini di cibo, cantina, servizio, ambiente, al minor prezzo possibile.”

Il * Gambero rosso * conferma ad Heinz Beck de La Pergola Hotel Cavalieri Hilton il punteggio di 93/100 e 3 forchette; migliora Il pagliaccio con 88 e 2 forchette ed entra in scena a Roma Antonello Colonna all’Open con 86 e 2 forchette. Confermata l’affidabilità de Il Convivio Troiani con 83 e 2 forchette, Al Ceppo e La Rosetta con 81 e 2 forchette. Seguono Baby dell’Hotel Aldrovandi, All’oro, Imàgo e Glass Hostaria con 80 e 2 forchette. 79 e 1 forchetta è il punteggio assegnato ad Acquolina, Giuda Ballerino, Al Presidente, Agata e Romeo e Il Sanlorenzo. Nell’introduzione alla guida la Roma gastronomica viene promossa a pieni voti per “la voglia di mettersi in gioco, di rompere gli schemi” e mettere sul piatto “esempi di ristorazione davvero intelligente, aperta al nuovo, in perfetta sintonia con i tempi”.

“Una cosa per me è sicura: la Michelin fa splendidamente il suo mestiere, che è quello di reclamizzare le gomme del Bibendum, poi il sistema Francia. Siamo noi italiani che, faticando a fare gruppo in senso positivo, arriviamo a sfiorare il ridicolo reclamando se altri, in questo caso la Guida Rossa, non ci riconoscono egualmente meriti che non sappiamo evidenziare con intelligenza noi per primi, come se toccasse a una struttura francese avere a cuore il Bel Paese. Perché poi?” Paolo Marchi



I migliori ristoranti di Roma nel Giudizio delle Guide 2009

I migliori ristoranti di Roma nel Giudizio delle Guide 2008

Assaggi di Teatro I edizione 2008

Incontro di gusto fra Roma gourmet e Teatro
ottobre 2008 – giugno 2009
Roma Gourmet, Assessorato alla Cultura e Comunicazione di Roma, ETI Ente Teatrale Italiano in collaborazione con Regione Lazio-Arsial presentano un raffinato percorso fra le vie del palcoscenico e dell’alta cucina ideato e curato dalla giornalista Maria Luisa Basile. Ventiquattro opere in scena al Teatro Valle e al Teatro Quirino interpretate in cucina in esclusiva per ASSAGGI DI TEATRO dagli chef Agata Parisella, Alfonso – Ernesto – Livia Iaccarino, Angelo Troiani, Anthony Genovese e Marion Lichtle, Giulio Terrinoni, Massimo Riccioli e con la partecipazione di Severino Gaiezza.

L’itinerario di ASSAGGI DI TEATRO è variegato e stuzzicante: da ottobre a giugno si guardano gli spettacoli in scena a Teatro e si ascoltano le storie narrate dagli attori. A queste suggestioni grandi chef di Roma dedicano piatti da gourmet ispirati alle emozioni…

Calendario Edizione 2008-2009 …suscitate da ciascuna messinscena
Le evocazioni di quei sapori si leggono e si guardano su Roma gourmet e le creazioni degli chef si assaporano nei rispettivi ristoranti, mentre proseguono le repliche delle opere che le hanno ispirate. I golosi le cucinano a casa, seguendo le ricette regalate dagli artisti della cucina.

La rosa tatuata
da T. Williams

interpretato da Massimo Riccioli del ristorante La Rosett
a
Teatri del Tempo
presente

interpretati da Angelo Troiani del ristorante Il Convivio Troiani
La Sicilia della Magnani conquista il palato e la feluca di Garibaldi diventa golosa sintesi culinaria La Danza
contemporanea

interpretata da Massimo Riccioli del ristorante La Rosetta
Le invisibili
di Giordano-Ravera

interpretato da Massimo Riccioli del ristorante La Rosetta
Marlene
di Giuseppe Manfridi

interpretato da Agata Parisella del ristorante Agata e Romeo
Un intenso omaggio alla cucina indiana fra la violenza dei colori delle spezie e dei racconti delle spose Affascinante icona cinematografica e donna fatale: il gusto agro dolce della vita di Marlene Dietrich
La badante
di Cesare Lievi

interpretato da Angelo Troiani del ristorante Il Convivio Troiani
Ponti Madison County
di Lorenzo Salveti

interpretato dalla famiglia Iaccarino del ristorante Baby
Bocconi gustosi e morbidi, ai quali qualunqe dentiera si può avvicinare senza tentennamenti Dall’orto ai fornelli, le verdure ubriache di sole seducono con l’intensità dei loro sapori e profumi
La strada
da Federico Fellini

interpretato da Anthony Genovese del ristorante Il Pagliaccio
Ditegli sempre di si
di Eduardo De Filippo

interpretato da Angelo Troiani del ristorante Il Convivio Troiani
Il mondo agro dolce del circo e degli artisti di strada è portato in cucina dai giocolieri del gusto Anthony e Marion A cosa si dice sempre si senza poter rifiutare? “A un dolce!” risponde senza esitazioni lo chef del Convivio…
Casa di bambola
di L. Muscato da Ibsen

interpretato da Agata Parisella del ristorante Agata e Romeo
Masaniello – Il musical
di Tato Russo

interpretato dalla famiglia Iaccarino del ristorante Baby
Va in scena il baccalà, pesce simbolo dei mari del Nord nei quali
forse anche Ibsen
tuffò lo sguardo
L’allegra tradizione musicale napoletana contagia i sapori marinari
che danzano nel piatto
a ritmo di musical
La caccia
di Luigi Lo Cascio

interpretato da Giulio Terrinoni del ristorante Acquolina
Sogno e Mercante
di W. Shakespeare

interpretato dalla famiglia Iaccarino del ristorante Baby
Accostamenti inediti
fra cacciagione
e sapori marini
per celebrare Dioniso
e le Baccanti
Il gusto di ciò che nel bosco cresce, matura
e grufola si fonde
con le spezie
venute dall’Oriente
Il dubbio
di Sergio Castellitto

interpretato da Massimo Riccioli del ristorante La Rosetta
I gemelli veneziani
di Carlo Goldoni

interpretato da Anthony Genovese del ristorante Il Pagliaccio
Una girandola di colori sapori e profumi marinari studiati per il palato esigente dei bambini Il terma dell’uguale e dell’opposto ripreso
in cucina da sapori
ora armoniosi ora contrastanti
La pelle
di Marco Baliani

interpretato da Agata Parisella del ristorante Agata e Romeo
Il laureato
di Teodoro Cassano

interpretato da Anthony Genovese del ristorante Il Pagliaccio
Animelle, pajata e pajatina, trippa
coda alla vaccinara:
elogio dello scarto
Le saporose voluttà
del convivio ispirato
a Mrs Robinson, icona di fascino e seduzione
Le feste
di Assaggi di Teatro

interpretate da Giulio Terrinoni del ristorante Acquolina
Scrooge
di F. Montecchi

interpretato da Severino Gaiezza dall’Enoteca Regionale Palatium
Dedica esclusiva ad Assaggi di Teatro dalla nuova stella del firmamento di Roma I piatti della tradizione laziale messi in scena per celebrare il Racconto di Natale di Dickens
Il Vangelo secondo Pilato di Glauco Mauri
interpretato da Agata Parisella del ristorante Agata e Romeo
Il divo Garry
di Noel Coward

interpretato da Angelo Troiani del ristorante Il Convivio Troiani
La Signora dell’olio interpreta con sensibilità le vicende accadute durante la Notte degli Ulivi Indossare maschere può mutare l’aspetto, ma non l’essenza. Anche dei cibi. Una variazione di maiale dimostra perchè

Magic People Show
di G. Montesano

interpretato dalla famiglia Iaccarino del ristorante Baby
Todo modo
di C.Sciascia-Marchetti

interpretato da Massimo Riccioli del ristorante La Rosetta
Contrapposto al qualunquismo e al falso mito della magrezza obbligata, un menu tutto sapore e leggerezza L’opera di Sciascia interpretata da un siciliano che trasmette ai piatti energia e vitalità, in un’irresistibile babele di gusti
Lillipupa
di Nicola Fano

interpretato dalla famiglia Iaccarino del ristorante Baby
Otello
di W. Shakespeare

interpretato da Anthony Genovese del ristorante Il Pagliaccio
Un arcobaleno di colori si fonde nel menu partenopeo che racconta con i sapori della terra la cultura di un popolo Se Desdemona avesse cucinato per Otello si sarebbe salvata? I cibi immaginari offerti dalla nobile veneziana al cuore del Moro

Sotto paga! Non si paga! di Dario Fo
interpretato da Angelo Troiani del ristorante
Il Convivio Troiani

Và dove ti porta il cuore di S. Tamaro
interpretato da Massimo Riccioli del ristorante La Rosetta

Il pane e la zuppa di Arzilla e broccolo romano incontrano il piatto preferito di Dario Fo e il Quinto Quarto è servito

I legami familiari che a ogni generazione si annodano e si stringono intorno al desco, nel rito perpetuo del pranzo domenicale
© Fotografie piatti: Roma gourmet

Rassegna stampa Assaggi di Teatro

Cosa dicono i giornali e il web del progetto Assaggi di Teatro, delle degustazioni degli Chef, delle ricette dedicate agli spettacoli…

Area stampa Assaggi di Teatro

Da questa sezione possono essere scaricati tutti i comunicati stampa sul progetto Assaggi di Teatro di Roma 2008-2009

Calendario Assaggi di Teatro

Il calendario completo delle performance degli chef realizzate da ottobre 2008 a maggio 2009 a Roma dedicate agli spettacoli dei teatri

Performance di Food Art di Roma gourmet

La performance di Food Art dedicata da Roma gourmet ad Assaggi di Teatro è esposta al teatro Valle da ottobre 2008 a maggio 2009. Per vedere le fotografie dell’evento …continua

Assaggi di Teatro® 2008-2009 è un incontro di gusto fra Roma gourmet,
Assessorato alle Politiche della Cultura e della Comunicazione del Comune di Roma, ETI Ente Teatrale Italiano in collaborazione con Regione Lazio-Arsial Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio
per i Teatri Valle e Quirino

main sponsor

in collaborazione con

si ringraziano

Babayaga

Ricette degli chef – pesce

Fagottini di porri con rombo e “involtino primavera” al curry verde

ricetta della Chef Agata Parisella per il ristorante Agata e Romeo – Roma
dedicata allo spettacolo Marlene con Pamela Villoresi per “Assaggi di Teatro

[continua]

Il gusto agro dolce della diva

“Per questo mestiere ci vuole un’attitudine che io non ho. Non sono diventata una diva
forse perchè non sono piaciuta abbastanza, forse perchè non ci ho saputo fare.”
Anouk Aimée, attrice (La dolce vita)

Comportamento ostentatamente eccentrico con il quale un personaggio famoso alimenta l’infatuazione del pubblico. È quanto si legge sul dizionario alla voce divismo. Diva fu certamente Marlene Dietrich, fra le più belle icone del mondo cinematografico della prima metà del Novecento. Marlene fu un mito capace di lasciare un ricordo indelebile attraverso immagini, canzoni, recitazione e che risponde perfettamente alla descrizione di Roland Barthes per il quale la diva “appartiene ancora a quel momento del cinema in cui la sola cattura del viso provocava nelle folle il massimo turbamento, in cui ci si perdeva letteralmente in un’immagine umana come in un filtro… il viso costituiva una specie di stato assoluto della carne che non si poteva raggiungere né abbandonare”.

A un viso indimenticabile e ai film interpretati dalla diva evocati nello spettacolo Marlene recitato da Pamela Villoresi, guarda la star della cucina capitolina Agata Parisella, che se ne lascia ispirare per una performance di Assaggi di Teatro cinefila. Al fascino ambiguo della diva sfoggiato in tanti film (a partire dalla cinica, sensuale, conturbante cantante di cabaret Lola Lola de L’Angelo azzurro di Josef von Sternberg del 1930) è ispirato un piatto dal sapore dolce ma anche salato, morbido e friabile, perfetto ed effimero. È la variazione di fegato grasso, proposta da Agata e Romeo in tre consistenze: la scaloppa, la terrina e la crème brulée, accompagnate da salsa al vino rosso, fico glassato e da una sfera di pan brioche che ricorda la mongolfiera de Il giro del mondo in 80 giorni di Michael Anderson del 1956 dove la nostra eroina è la proprietaria del saloon dove si esibisce Frank Sinatra. Non c’è invece ambiguità nel vino passito che accompagna la variazione con sorsi morbidi e avvolgenti che scivolano lasciando tracce aromatiche come scie di profumo.

Altrettanto fuori dagli schemi (come l’avventuriera che ne L’ammaliatrice di René Clair del 1941 si spaccia per contessa per irretire un ricchissimo vecchio ma alla vigilia delle nozze scappa con un battelliere in Mississipi) è la zuppa di pesce, trasformata in farcia per tondi e paffuti ravioli tuffati in un brodo dal profumo stuzzicante e intensamente marino come il Vermentino.

Si passa poi a un ingrediente assai caro alla chef, il porro, verdura timida, dal corpo magro e slanciato come quello androgino della diva, da spogliare in numerosi filamenti  e veli con i quali avvolgere i Fagottini di porro con rombo e “involtino primavera” al curry verde, il piatto dedicato da Agata Parisella ad Assaggi di Teatro in carta al ristorante Agata e Romeo. Il piatto, di grande impatto visivo, offre un ampio ventaglio di sapori che vanno dal mare all’orto con lo spiritoso tocco esotico dell’involtino “primavera” agrodolce (a ricordare la Cina percorsa dalla Dietrich con sensuali velette in Shanghai Express di Josef von Sternberg del 1932) e piccante (come la volubile sigaraia che fa innamorare due uomini sino al duello e sceglie poi il perdente in Capriccio spagnolo di Josef von Sternberg del 1935). La sommelier lo accompagna allo Chardonnay che con i sentori di agrumi, fiori bianchi e frutta secca prolunga le sensazioni di naso e palato.

Il dolce è un richiamo all’America, patria scelta dalla Dietrich dopo l’ascesa al potere di Hitler e di cui ottenne la cittadinanza nel 1937. L’attrice diede il suo contributo alla causa della libertà contro il nazismo attraverso la campagna di sostegno alle truppe americane impegnate sui campi di battaglia di Europa e Nord-Africa. I suoi spettacoli nei campi militari contribuirono a mantenere alto il morale dei soldati e dei militari feriti. Erano i tempi di Lili Marleen, la canzone pacifista, triste e struggente che rievocava il rimpianto di un amore lontano. Trasmessa dalle radio ai soldati in trincea, li faceva struggere di nostalgia, e fu per sempre associata alla Dietrich.
Ai tanti film di genere western (cantante di saloon in Partita d’azzardo di George Marshall e dark lady in declino in Rancho Notorius di Fritz Lang del 1952) Agata Parisella dedica una particolarissima American pie, destrutturata e presentata in barattolo: un fondo morbido di crema mista a polposi pezzi di frutta sormontato da scaglie croccanti. Accanto un bicchierino di cioccolata e pepite dorate (maneggiate dall’eroina fra i ghiacci dell’Alaska in I cacciatori dell’oro di Ray Enright del 1942) di granella di nocciola. La dolcezza è esaltata dal passito Aristeo 2006 o da un tè servito in una teiera russa della collezione di Agata (russa è la giovane e innocente principessa tedesca poi cinica donna di stato in L’Imperatrice Caterina di Josef von Sternberg del 1934 e russa è la nobile che al tempo della Rivoluzione d’Ottobre del ’17 è innamorata di un giornalista inglese infiltrato fra i bolscevici per  fare controspionaggio in Contessa Alessandra di Jacques Feyder del 1937).

Il finale di questo Assaggio di Teatro di Agata e Romeo è una dissolvenza, come il volto della diva che, dopo essersi concesso con generosità, nel nostro immaginario non invecchia nè è alienato dalle lusinghe del destino. Niveo e solitario, elude il tempo con eleganza e prende le distanze, con un ultimo zoom della memoria.

Maria Luisa Basile


Assaggi di… teatro

si ispira a Marlene, uno spettacolo di Giuseppe Manfridi con Pamela Villoresi e David Sebasti


Assaggi di… Agrodolce
Agata Parisella dedica a Marlene i Fagottini di porro con rombo e “involtino primavera” al curry verde. Il piatto è in Menu al ristorante Agata e Romeo


Assaggi di… gusto
Scarica gratuitamente la ricetta dei Fagottini di porro con rombo e “involtino primavera” al curry verde di Agata Parisella

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Marlene Dietrich
Ich bin von Kopf bis Fuß
auf Liebe eingestellt,
denn das ist meine Welt
und sonst gar nichts.
Das ist, was soll ich machen,
meine Natur;
ich kann halt lieben nur
und sonst gar nichts.
Männer umschwirr´n mich
wie Motten um das Licht,
und wenn sie verbrennen,
ja, dafür kann ich nicht.
Ich bin von Kopf bis Fuß
auf Liebe eingestellt,
ich kann halt lieben nur
und sonst gar nichts.
Ich bin von Kopf bis Fuß
auf Liebe eingestellt,
denn das ist meine Welt
und sonst gar nichts.
Das ist, was soll ich machen,
meine Natur;
ich kann halt lieben nur
und sonst gar nichts.
Männer umschwirr´n mich
wie Motten um das Licht,
und wenn sie verbrennen,
ja, dafür kann ich nicht.
Ich bin von Kopf bis Fuß
auf Liebe eingestellt,
ich kann halt lieben nur
und sonst gar nichts.

Assaggi di Teatro 2008-2009 è un incontro di gusto fra Roma gourmet, ETI Ente Teatrale Italiano, Assessorato alle Politiche della Cultura e della Comunicazione del Comune di Roma
in collaborazione con Arsial

per i Teatri Valle e Quirino

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Babayaga


Ricette degli chef – pesce

Variazione di baccalà: 5 modi di coniugare il baccalà isalndese

ricetta della Chef Agata Parisella per il ristorante Agata e Romeo – Roma
dedicata allo spettacolo Casa di bambola da Ibsen per “Assaggi di Teatro

[continua]

Bim bum bà…ccalà

“Ciò che uno è in sé e ha in sé, in breve la personalità e il suo valore,
è l’unico agente diretto della sua felicità e del suo benessere.”
Arthur Schopenhauer

Henrik Ibsen, che a Roma soggiornò nel suo volontario esilio, evoca ad alcuni le contraddizioni della nostra società, la denuncia di ogni ipocrisia, le illusioni dell’amore. Ad altri il suo nome evoca le aurore boreali del Nord Europa e le fredde acque del mare di Norvegia, incastonato fra l’Oceano Atlantico e il mare d’Islanda, pescoso di baccalà. Un pesce catturato già dai Vichinghi e che dai mari del Nord si è diffuso sino all’Africa. Considerato a lungo cibo per poveri perchè economico e facilmente conservabile, il baccalà è oggetto da alcuni anni di una rivalutazione che ha fatto scoprire le molte qualità di questo alimento versatile e povero di grassi.

La chef Agata Parisella, protagonista sensibile e vitale di una cucina d’autore romana elegante e intensa, fa irrompere il mare a teatro dove Leo Muscato dirige il dramma ibseniano L’altra Nora – Casa di bambola e, ispirandosi al personaggio di Nora interpretato da  Lunetta Savino in lotta per affermare la propria dignità di donna e di essere umano, getta una personalissima rete di gusto con la quale cattura e interpreta i sapori del pesce simbolo dei mari del Nord, nei quali lo stesso Ibsen tuffò forse lo sguardo per placare le inquietudini dei suoi nevrotici personaggi. I cinque modi di coniugare il baccalà è il piatto dedicato da Agata Parisella ad Assaggi di Teatro. Agata Parisella impiega baccalà proveniente da Islanda e Norvegia, paesi che amerebbe visitare, come racconta nella monografia Agata e Romeo “è parecchio tempo che pensiamo di concederci un viaggio nel Nord europeo per vedere come lavora l’azienda che ce li fornisce”. E sognando di partire, la chef dona ad Assaggi di Teatro le cinque ricette che compongono la sua celeberrima variazione.

Dietro le tendine di pizzo che separano il ristorante Agata e Romeo dai rumori concitati del quartiere Esquilino, si alza il sipario su un soffice prologo, le focaccine di Maria Antonietta. Muffin agli spinaci, pizzette bianche e al pomodoro, pane ai semi di zucca, sfoglie alla salvia e grissini al sesamo annunciano l’arrivo del Baccalà fritto in pastella e spolverato di paprika. Un’eterea nuvola di sapore nella quale leggerezza, sapidità marina e dolcezza si bilanciano perfettamente; merito della tecnica di cucina e della qualità della materia prima: “al momento dell’acquisto è sempre necessario tener presente che il baccalà deve possedere alcuni requisiti irrinunciabili”, sottolinea Agata, “la qualità, che può essere media, semi-media, alta ed extra, e la consistenza, che deve essere morbida e di un’altezza di almeno tre centimentri”. Le piacevoli note agrumate del Vermentino fresco e profumato, nettano il palato preparandolo alla tappa successiva del sapido viaggio gustativo.

Per chi ha voglia di leggerezza arrivano i tranci di Baccalà lessato, morbidi e polposi voluminosi come un millefoglie e nivei. Un’altra caratteristica importante sottolineata da Agata nel libro è infatti il colore del baccalà che “deve apparire bianco e non tendente al giallastro con un tessuto rigorosamente privo di macchie scure”. Per non rinunciare a tentazioni di chiaro stampo erotico, Agata affianca con un po’ di malizia i tranci lessi  al languido Baccalà mantecato, fregiato di un petalo di vermiglio pomodoro secco che stuzzica, sferzandole, le papille. Il dialogo fra le due preparazioni riflette la cucina del locale che è da sempre duetto, colloquio, condivisione di idee fra Agata Parisella e il marito Romeo Caraccio, che sul piatto versa sorsi di vino dagli aromi burrosi e caldi.

Il terzo atto è dominato dal Baccalà in guazzetto, servito in birbante compagnia di un tocco di peperoncino che non guasta e che conferma l’abilità culinaria della cucina; la cottura del baccalà è infatti fondamentale e Agata non è avara di consigli: “va fatta a fuoco vivace senza che sia troppo prolungata perchè le fibre diventino morbide, cosa cui contribuisce anche il liquido contenuto all’interno del pesce”. Completa il mosaico il Baccalà alla piastra servito in un nido di insalatine e, come un personaggio da Mille e una notte, sormontato da un turbante composto da un invitante battuto di capperi, acciughe, olive nere e pomodori secchi. Gli fanno da scorta i profumi del vino rosso che sprigiona un bouquet fresco e vivace e regala al palato invitanti sensazioni fruttate con scie speziate.

Il finale è un happy end che neanche Ibsen avrebbe rifiutato. Desiderio di sole, calore, cocktail in riva al mare, ozio, tutto questo esprime il dolce battezzato Voglia di Carabi e composto da raviolo di ananas, sorbetto di lime, caviale di mango, gelatina al frutto della passione con salsa al rum e una banana caramellata con peperoncino piccante capace di rivitalizzare qualunque matrimonio, forse anche quello dell’altra Nora.

Maria Luisa Basile


Assaggi di… teatro

si ispira a Casa di bambola, uno spettacolo di Leo Muscato tratto da Henrick Ibsen


Assaggi di… Baccalà
Agata Parisella dedica a Casa di bambola la Variazione di baccalà islandese


Assaggi di… gusto
Scarica gratuitamente le ricette dei piatti che compongono la Variazione di baccalà islandese di Agata Parisella

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Bim bum bà
stoccafisco e baccalà
e chi o no sà contâ
o stà zù e o no peu zugâ

Assaggi di Teatro 2008-2009 è un incontro di gusto fra Roma gourmet e l’Ente Teatrale Italiano per i Teatri Valle e Quirino
realizzato in collaborazione con
Assessorato
alle Politiche della Cultura e della Comunicazione del Comune di Roma
Arsial

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Babayaga


Ricette degli chef – pesce

Variazione di baccalà:
baccalà lessato con purea di patate e crostini di pane

ricetta della Chef Agata Parisella per il ristorante Agata e Romeo – Roma
dedicata allo spettacolo Casa di bambola di Ibsen per “Assaggi di Teatro

[continua]

Ricette degli chef – pesce

Variazione di baccalà: baccalà mantecato

ricetta della Chef Agata Parisella per il ristorante Agata e Romeo – Roma
dedicata allo spettacolo Casa di bambola di Ibsen per “Assaggi di Teatro”

[continua]

Ricette degli chef – pesce

Variazione di baccalà: baccalà in guazzetto

ricetta della Chef Agata Parisella per il ristorante Agata e Romeo – Roma
dedicata allo spettacolo Casa di bambola di Ibsen per “Assaggi di Teatro

[continua]

Ricette degli chef – pesce

Variazione di baccalà: baccalà fritto in pastella con paprika

ricetta della Chef Agata Parisella per il ristorante Agata e Romeo – Roma
dedicata allo spettacolo Casa di bambola di Ibsen per “Assaggi di Teatro

[continua]

 

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