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La danza delle acciughe

Assaggi di Teatro

Ah, se il cuoco la pensasse come me!”
William Shakespeare, Molto rumore per nulla
gallery

aforismigourmet
ricetta

Massimo Riccioli interpreta per Assaggi di Teatro Molto rumore per nulla da William Shakespeare, regia G. Lavia al ristorante
La Rosetta con…


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Spaghetti con girotondo di acciughe marinate e fritte
e finto caviale di olive e capperi

“La pesca migliore / è quando vedi il pesce tagliar l’acqua d’argento / con i suoi remi d’oro per inghiottire / avidamente l’esca traditora”… i versi rivolti a Ero dalla damigella Orsola rappresentano un’esca irresistibile per lo chef di cucina marinara Massimo Riccioli che interpreta la commedia musicale dipanando il garbuglio di amorose trame e simmetrie con un’altrettanto vivace matassa di spaghetti. Volteggiando nel piatto insieme alle alici e all’illusione di caviale creata dai coriandoli di capperi e olive nere, i vermicelli fanno esclamare “quivi s’affollano le voglie tenere, delicate…”! (MLB)

<< Calendario: Venerdì 11 dicembre 2009 dalle h. 20.15 foyer teatro Argentina: degustazione e omaggi di olio extravergine d’oliva DOP dell’az. agr. Forcella
<< Colleziona le Cartoline Assaggi di Teatro con i piatti dedicati dagli chef agli spettacoli del Teatro di Roma

Molto rumore per nulla di William Shakespeare, regia Gabriele Lavia – Teatro di Roma, Compagnia Lavia-Anagni (teatro Argentina)

Assaggi di Teatro 2009-2010 è un incontro di gusto
fra Roma gourmet e Teatro di Roma
realizzato con Assessorato alle Politiche della Cultura
e della Comunicazione del Comune di Roma per i teatri Argentina e India

promotori
patrocini
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Ricette degli chef – carne

Bollito misto non bollito con aria di prezzemolo, marmellata di cipolle e mostarda di mele

ricetta dello Chef Massimo Bottura per il ristorante Osteria Francescana – Modena

[continua]

Treccia… in salsa svedese

Assaggi di Teatro

“Pippi che nome fa un po’ ridere, ma voi riderete per quello che farò”
Astrid Lindgren
, Pippi Calzelunghe
cucina svedese

aforismigourmet
ricetta

Angelo Troiani interpreta per Assaggi di Teatro Pippi Calzelunghe di Astrid Lindgren al ristorante Il Convivio Troiani con…


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la treccia: tagliatelle verdi con ragù di triglia
funghi porcini e olio di pomodori confit

La piccola grande bambina combinaguai ma dal cuore grande trova un nuovo amico nello chef Angelo Troiani che dedica alle treccine dell’eroina nata dalla penna della svedese Astrid Lindgren un intreccio goloso di tagliatelle colorate. I soli nodi da sciogliere, ma sul palato, sono i bocconi di funghi porcini (molto usati nella cucina svedese e ingrediente base della zuppa Svampsoppa) e le tenere triglie, intensamente rosse come le gocce di olio di pomodori confit spruzzate come allegre lentiggini sul piatto. (MLB)

<< Colleziona le Cartoline Assaggi di Teatro con i piatti dedicati dagli chef agli spettacoli in scena al teatro di Roma
<< Pippi Calzelunghe regia Fabrizio Angelini con la consulenza di Gigi Proietti in scena (Teatro di Roma)

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Ricette degli chef – pasta

Treccia di tagliatelle verdi con ragù di triglie, funghi porcini
e olio di pomodori confit

ricetta dello Chef Angelo Troiani per il ristorante Il Convivio Troiani – Roma
dedicata a Pippi Calzelunghe per “Assaggi di Teatro

[continua]

Banchetto di Nozze

Assaggi di Teatro

“Niente invitati, niente banchetto” Eduardo De Filippo, Filumena Marturano
storia del sartù

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ricetta

Alfonso, Livia ed Ernesto Iaccarino interpretano per Assaggi di Teatro Filumena Marturano di Eduardo De Filippo al ristorante
Il baby Aldrovandi con…


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il sartù di riso con polpettine di carne, funghi e fegatini

Sposando Domenico Soriano, la popolana Filumena realizza il sogno da sempre coltivato di avere una famiglia. La conquista dell’unità desiderata e cercata già dall’infanzia da questa donna determinata e forte è interpretata da Alfonso, Livia ed Ernesto Iaccarino in un anello nuzial-goloso, quello del sartù, uno dei piatti più ricchi della tradizione napoletana che racchiude nel timballo i valori familiari della condivisione e dell’unione, simboleggiate dal cerchio. (MLB)

<< Calendario Venerdì 13 novembre 2009 foyer teatro Argentina: degustazione di olio biologico dell’az. agr. Persiani
<< Colleziona le Cartoline Assaggi di Teatro con i piatti dedicati dagli chef agli spettacoli del Teatro di Roma
<< info sullo spettacolo Filumena Marturano di Eduardo De Filippo con Lina Sastri, regia di Francesco Rosi in scena al teatro Argentina

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Cyrano, cuor di lampone

Il 28 dicembre 1897 l’opera Cyrano De Bergerac di Edmond Rostand
debutta al Théâtre de la Porte-Sain-Martin di Parigi

Assaggi di Teatro

“Greve ho l’anima ancor di un amor mai detto” Rostand, Cyrano de Bergerac
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aforismi
ricetta

Marion Lichtle e Anthony Genovese de Il Pagliaccio interpretano per Assaggi di Teatro Cyrano de Bergerac di Rostand con…


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il morbido e il croccante: tartufo di cioccolato bianco e fondente
con cuore di lampone e pennacchio di frutta di stagione

Come Cyrano nasconde i propri sentimenti per la preziosa Rossana, il tartufo di cioccolato cela un cuore di lampone, vermiglio segreto che si rivela inaspettato, preceduto dal “pennacchio” di frutta di stagione, replica golosa della non comune protuberanza e ultima parola pronunciata dal romantico poeta spadaccino nell’autunno dell’atto finale. (MLB)

<< Calendario domenica 11 ottobre 2009 h. 19.20 foyer teatro Argentina: degustazione di vini e golosità dolci e salate dell’alessandrino a cura del Palazzo del Monferrato
Collezionate le Cartoline Assaggi di Teatro con i piatti dedicati dagli chef agli spettacoli in scena al teatro di Roma
Assaggi di Teatro si ispira allo spettacolo Cyrano de Bergerac di Rostand con M. Popolizio, regia di Daniele Abbado (teatro Argentina)

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Assaggi di Teatro II edizione 2009

Incontro di gusto fra Roma gourmet e Teatro
ottobre 2009 – giugno 2010
Calendario >> Edizione 2009-2010 << Cos’è Assaggi di Teatro
Le opere del Teatro di Roma in scena al Teatro Argentina e al Teatro India sono interpretate per ASSAGGI DI TEATRO dagli chef Alfonso – Ernesto – Livia Iaccarino, Angelo Troiani, Anthony Genovese e Marion Lichtle, Davide Cianetti e Catia Sulpizi, Fabio Baldassarre, Giulio Terrinoni, Massimo Riccioli, Riccardo Di Giacinto, Salvatore Commisso e dal pasticcere Josephine Scorer.
Area stampa > comunicati stampa dell’iniziativa Assaggi di Teatro < Rassegna stampa cosa scrivono di Assaggi di Teatro i giornali e il web

Sempre nuove iniziative sono proposte agli spettatori e agli iscritti alla newsletter di Roma gourmet, dagli sconti in alcuni ristoranti e gastronomie, ai corsi di cucina sino agli omaggi gourmet degli chef, tutti da scoprire.

Promotori Patrocini
L’AUTUNNO porta la pioggia che la terra restituisce in frutti… i lamponi nel tartufo che cela il cuore di Cyrano, i funghi nel sartù di riso del non – banchetto di nozze di Filumena, le mele nella tavolozza di Certe notti, l’olio nuovo nell’illusione di caviale di Molto rumore per nulla, i porcini nelle tagliatelle intrecciate come i capelli di Pippi
Cyrano de Bergerac
regia Daniele Abbado

interpretato da
Anthony e Marion del ristorante
Il Pagliaccio
Il cuore segreto del piatto si rivela al palato alla fine, come l’amore per Rossana dell’eroe di Rostand
Festa di famiglia
da testi di Pirandello

interpretato dalla
Josephine’s bakery
Per la festa di famiglia pirandelliana, un’opera
di zucchero intensamente fragile e delicatamente solida
Filumena Marturano
da Eduardo De Filippo

interpretato da Alfonso e Ernesto Iaccarino del ristorante
Il Baby
Il sartù di riso è un anello nuzial-goloso che nel cerchio racchiude i valori familiari della condivisione e dell’unione
Pippi calzelunghe
da Astrid Lindgren

interpretato da Angelo Troiani del ristorante
Il Convivio Troiani
Una treccina di tagliatelle e gocce di olio al pomodoro confit richiamano l’amata fisionomia della bimba combinaguai
Molto rumore per nulla di Lavia da Shakespeare
interpretato da Massimo Riccioli del ristorante
La Rosetta
Il garbuglio di amorose trame e simmetrie è dipanato con una vivace matassa di spaghetti
che danzano con le alici
Certe notti
da Luciano Ligabue

interpretato da Angelo Troiani del ristorante
Il Convivio Troiani
La tavolozza del cielo
si frantuma come in un quadro puntinista: la luna è pesce crudo e le stelle girandole di mele
L’INVERNO è la stagione della rapa, del cavolo, dei legumi conservati nella dispensa per cucinare il tortino dedicato alla Piazza d’Italia… è l’argento della brina sulle biete che farciscono le Nuvole – raviolo… è la spuma dell’onda intorno alla barca che pesca gli scampi, rossi come le scene del goldoniano Impresario delle Smirne
To be or not to be
regia A. Calenda

interpretato da
Giulio Terrinoni del ristorante
Acquolina
Il quesito è sciolto con una preparazione che, reinventando con ironia un classico marinaro,
non sembra ma è
Le nuvole da Aristofane
regia di A. Latella

interpretato da
Anthony e Marion del ristorante
Il Pagliaccio
Vanno, vengono e certe volte sono… verdi, trasformate dalla fantasia del cuoco in gonfi ravioli cavalcati da gamberi
Bartleby lo scrivano
da H. Melville adatt. Daniel Pennac

interpretato da
Fabio Baldassarre
Tacchino, chele e zenzero, già protagonisti a teatro, sono assemblati fraternamente… nel sandwich d’autore
Piazza d’Italia
di M. Baliani
da Tabucchi
interpretato da Riccardo Di Giacinto del ristorante
All’oro
Il mondo arcaico contadino ispira un intenso idillio gastronomico fra tradizione e modernità
L’impresario d. Smirne di De Fusco da Goldoni
interpretato da Massimo Riccioli del ristorante
La Rosetta
Il rosso disegna spazi
e fisionomie dello spettacolo e del piatto dove tutto è purpureo: aglio, gamberi, triglie, corallo di granchio
Pippi Calzelunghe
da Astrid Lindgren
interpretato da Angelo Troiani del ristorante
Il Convivio Troiani
Una treccia di tagliatelle
e gocce di olio al pomodoro confit richiamano l’amata fisionomia della bimba combinaguai
Le signorine di Wilko da Iwaszkiewicz
interpretato da Riccardo Di Giacinto del ristorante
All’oro
Il sapore passito della memoria è racchiuso negli sferici cappellacci dove n’duja e astice risvegliano i ricordi
Shylock Mercante di V. da Shakespeare
interpretato da
Giulio Terrinoni del ristorante
Acquolina
Il trinomio oro eros esca diventa un boccone agrodolce da consumare in punta di dita e dal quale lasciarsi irretire
La PRIMAVERA risveglia gli orti dove ancora si consulta il calendario lunare per sapere quando seminare… la stessa Luna è a dialogo con Medea, maga delle erbe che nei boschi crescono accanto ai funghi, non solo porcini spugnole e finferli, ma anche sapide trombette da intrecciare agli scampi nella Danza di morte… e ogni verdura è novella e tenera, dai veli di cipolla fragili come il sussurro delle Ultime sette parole di Caravaggio, alle carote che nel ragù cuociono con pazienza: vero Oro di Napoli
Medea e la Luna da Alvaro regia di G. Cauteruccio
interpretato da
Anthony e Marion del ristorante
Il Pagliaccio
Dal bosco alla Luna con la maga, incantatrice del drago, conoscitrice di erbe, radici, funghi che nutrono e danno piacere
Danza di morte
da Strindberg

regia di G. Lavia

interpretato da
Catia e Davide Cianetti del ristorante Iolanda
La carola intreccia nella sua danza scampi, funghi e trombette di morte, in un girotondo di profumi e sapori
Le ultime 7 parole di Caravaggio di R. Cappuccio interpretato da Alfonso e Ernesto Iaccarino del ristorante Don Alfonso 1890 L’intensità delle ultime opere caravaggesche in un ritratto di cipolla che è anche una sintesi di filosofia gourmet
Olio di Marco Calvani
interpretato da Massimo Riccioli del ristorante
La Rosetta
L’olio è cibo e simbolo. Unisce e separa. Congiunge e disgiunge. Unge per far meglio scivolare…
L’oro di Napoli
di A. Pugliese

interpretato da Alfonso e Ernesto Iaccarino del ristorante Don Alfonso 1890
La pazienza è la ricchezza di Napoli e tanta ne serve anche per preparare il ragù, fra rito e tradizione
Finale di partita da Beckett regia Massimo Castri
interpretato
da Giulio Terrinoni del ristorante
Acquolina
Le ultime pedine della partita hanno il sapore del riso selvaggio e della mazzancolla
Il popolo non ha il pane? Diamogli le brioche di F. Timi
interpretato da Angelo Troiani del ristorante
Il Convivio Troiani
Un tiramisu fuori dai consueti schemi conclude l’edizione 2009-2010 di Assaggi di Teatro
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© Fotografie piatti: Roma gourmet; © Disegni 4 stagioni : Golly Bard
Assaggi di Teatro ® è un marchio registrato

 

Ricette degli chef – carne

Rocher di coda alla Vaccinara

ricetta della Chef Riccardo Di Giacinto per il ristorante All’oro – Roma

[continua]

La rosetta tatuata

“La Magnani è un lampo fra le nuvole, inafferabile come un’ombra…
.
..Mi sono chiesto spesso come abbia fatto Anna a vivere nella società
e a rimanere allo stesso tempo così libera dalle sue convenzioni.

Tennessee Williams parla di Anna Magnani per la quale scrive La rosa tatuata

“Tennesse è un bambino con una purezza da bambino e una bontà sovrumana…” disse la Magnani di Tennessee Williams che ricambiava con generosità la stima per l’attrice  alla quale aveva dedicato La rosa tatuata. La Magnani vinse l’Oscar come miglior attrice (prima italiana a ricevere la statuetta) interpretando il personaggio della vedova emigrata in America dalla Sicilia, regione d’origine di Massimo Riccioli, lo chef, o per meglio dire il Monsù, come era chiamato il cuoco nelle famiglie aristocratiche del sud, de La Rosetta.

“L’appellativo era una deformazione del monsieur francese, e tali erano considerati i cuochi sotto il regno dei Borboni, poichè la cucina francese era apprezzata e ammirata” scrive R. Pucci di Benisichi in Scusate la polvere. Per Assaggi di Teatro il Monsù Massimo Riccioli attinge alle molte suggestioni e immagini che compongono la cultura siciliana dalla quale anche la ricca tradizione gastronomica scaturisce.
Icona dell’isola è certamente l’Etna che al ristorante La Rosetta viene riprodotto sotto forma di vulcanico piatto di spaghetti conditi con mollica di pane, scorfano di fondale (chiamato cipolla dagli isolani) e  bastoncini di patate fritte. Il piatto è travolgente. Una vera esplosione di sensazioni, una gioia per gli occhi e per il palato, con quell’opulenza di sapori barocchi giocati sull’alternarsi di diverse consistenze, dal morbido del pur tenace spaghetto, all’arrendevole polpa di pesce, al croccante delle cheaps e su tutto una pioggia di ebbri lapilli di Chardonnay.

Una delle ricette simbolo della Sicilia è la Caponata: un piatto antico, figlio di epoche in cui cucinare esigeva tempo, calma, spazio. “La caponata fa immaginare i lunghi pomeriggi delle estati assolate, durante i quali qualcuno, nelle cucine fresche e in penombra, pazientemente friggeva, tagliava, puliva, sgusciava, rimestava, guarniva” (Elena Carcano, Il banchetto del Gattopardo, a tavola con l’aristocrazia siciliana). I Gamberi con caponatina al succo di arance di Sicilia e profumo di mentuccia romana sono il piatto dedicato da Massimo Riccioli ad Assaggi di Teatro in carta a La Rosetta dal 19 al 31 maggio. Un felice incontro fra ortaggi di stagione appena raccolti nell’orto e il frutto siculo per eccellenza, l’arancia rossa Tarocco, sanguigna e con una languida dolcezza agrumata amplificata da un Vermentino fresco e minerale che, come gli ingredienti del piatto, matura sulle rive del Mediterraneo.

Non manca poi un tuffo nei libri di storia con un’evocazione al celebre Sbarco dei Mille a Marsala guidato da Giuseppe Garibaldi ironica e stuzzicante. La feluca del condottiero, le imbarcazioni che solcano le onde e i colori verde bianco e rosso della patria si fondono nel Palombo con  pomodorini e basilico. L’etereo palombo (che in Sicilia è chiamato pisci cani o mastini), dalle carni sode appena scottate in padella, diventa saporitissimo abbinato ai succosi pomodorini e sembra davvero un’imbarcazione che non solca però le onde salate del mare, ma quelle vinose di un vino rosso profumato, dal piacevole sapore di frutta polposa e matura, un concerto di ciliegie e amarene stillate direttamente nel bicchiere.

La sontuosa Cassata, regina dei dolci di Sicilia, è, insieme al gelato di pistacchi di Bronte, l’atto conclusivo dello chef per Assaggi di Teatro 2008-2009. Persino Giuseppe Tomasi di Lampedusa la ricorda come prelibatezza del menu del gite, dove arrivava dopo timballi di maccheroni, spinole fredde alla maionese e valanghe di patate: “C’era da rimanere secchi dalla congestione” scrive ne I luoghi della mia prima infanzia, ma ecco che a rimettere tutto a posto arrivava “una di quelle torte gelate nella confezione delle quali Marsala, il cuoco, era maestro”. E il Monsù del Pantheon non è da meno.

Maria Luisa Basile


Assaggi di… teatro
si ispira a La rosa tatuata, regia F. Tavassi da Tennesse Williams con Mariangela D’Abbraccio


Assaggi di… Caponata siciliana
Lo Chef Massimo Riccioli dedica a La rosa tatuata la Caponatina di verdure con gamberi alla salsa di arance di Sicilia


Assaggi di… gusto
Scarica gratuitamente la ricetta delle Caponatina di verdure con gamberi alla salsa di arance di Sicilia dello Chef Massimo Riccioli

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Assaggi di Teatro 2008-2010 è un incontro di gusto fra Roma gourmet, ETI Ente Teatrale Italiano, Assessorato alle Politiche della Cultura e della Comunicazione del Comune di Roma
in collaborazione con Arsial

per i Teatri Valle e Quirino

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Il gusto agro dolce della diva

“Per questo mestiere ci vuole un’attitudine che io non ho. Non sono diventata una diva
forse perchè non sono piaciuta abbastanza, forse perchè non ci ho saputo fare.”
Anouk Aimée, attrice (La dolce vita)

Comportamento ostentatamente eccentrico con il quale un personaggio famoso alimenta l’infatuazione del pubblico. È quanto si legge sul dizionario alla voce divismo. Diva fu certamente Marlene Dietrich, fra le più belle icone del mondo cinematografico della prima metà del Novecento. Marlene fu un mito capace di lasciare un ricordo indelebile attraverso immagini, canzoni, recitazione e che risponde perfettamente alla descrizione di Roland Barthes per il quale la diva “appartiene ancora a quel momento del cinema in cui la sola cattura del viso provocava nelle folle il massimo turbamento, in cui ci si perdeva letteralmente in un’immagine umana come in un filtro… il viso costituiva una specie di stato assoluto della carne che non si poteva raggiungere né abbandonare”.

A un viso indimenticabile e ai film interpretati dalla diva evocati nello spettacolo Marlene recitato da Pamela Villoresi, guarda la star della cucina capitolina Agata Parisella, che se ne lascia ispirare per una performance di Assaggi di Teatro cinefila. Al fascino ambiguo della diva sfoggiato in tanti film (a partire dalla cinica, sensuale, conturbante cantante di cabaret Lola Lola de L’Angelo azzurro di Josef von Sternberg del 1930) è ispirato un piatto dal sapore dolce ma anche salato, morbido e friabile, perfetto ed effimero. È la variazione di fegato grasso, proposta da Agata e Romeo in tre consistenze: la scaloppa, la terrina e la crème brulée, accompagnate da salsa al vino rosso, fico glassato e da una sfera di pan brioche che ricorda la mongolfiera de Il giro del mondo in 80 giorni di Michael Anderson del 1956 dove la nostra eroina è la proprietaria del saloon dove si esibisce Frank Sinatra. Non c’è invece ambiguità nel vino passito che accompagna la variazione con sorsi morbidi e avvolgenti che scivolano lasciando tracce aromatiche come scie di profumo.

Altrettanto fuori dagli schemi (come l’avventuriera che ne L’ammaliatrice di René Clair del 1941 si spaccia per contessa per irretire un ricchissimo vecchio ma alla vigilia delle nozze scappa con un battelliere in Mississipi) è la zuppa di pesce, trasformata in farcia per tondi e paffuti ravioli tuffati in un brodo dal profumo stuzzicante e intensamente marino come il Vermentino.

Si passa poi a un ingrediente assai caro alla chef, il porro, verdura timida, dal corpo magro e slanciato come quello androgino della diva, da spogliare in numerosi filamenti  e veli con i quali avvolgere i Fagottini di porro con rombo e “involtino primavera” al curry verde, il piatto dedicato da Agata Parisella ad Assaggi di Teatro in carta al ristorante Agata e Romeo. Il piatto, di grande impatto visivo, offre un ampio ventaglio di sapori che vanno dal mare all’orto con lo spiritoso tocco esotico dell’involtino “primavera” agrodolce (a ricordare la Cina percorsa dalla Dietrich con sensuali velette in Shanghai Express di Josef von Sternberg del 1932) e piccante (come la volubile sigaraia che fa innamorare due uomini sino al duello e sceglie poi il perdente in Capriccio spagnolo di Josef von Sternberg del 1935). La sommelier lo accompagna allo Chardonnay che con i sentori di agrumi, fiori bianchi e frutta secca prolunga le sensazioni di naso e palato.

Il dolce è un richiamo all’America, patria scelta dalla Dietrich dopo l’ascesa al potere di Hitler e di cui ottenne la cittadinanza nel 1937. L’attrice diede il suo contributo alla causa della libertà contro il nazismo attraverso la campagna di sostegno alle truppe americane impegnate sui campi di battaglia di Europa e Nord-Africa. I suoi spettacoli nei campi militari contribuirono a mantenere alto il morale dei soldati e dei militari feriti. Erano i tempi di Lili Marleen, la canzone pacifista, triste e struggente che rievocava il rimpianto di un amore lontano. Trasmessa dalle radio ai soldati in trincea, li faceva struggere di nostalgia, e fu per sempre associata alla Dietrich.
Ai tanti film di genere western (cantante di saloon in Partita d’azzardo di George Marshall e dark lady in declino in Rancho Notorius di Fritz Lang del 1952) Agata Parisella dedica una particolarissima American pie, destrutturata e presentata in barattolo: un fondo morbido di crema mista a polposi pezzi di frutta sormontato da scaglie croccanti. Accanto un bicchierino di cioccolata e pepite dorate (maneggiate dall’eroina fra i ghiacci dell’Alaska in I cacciatori dell’oro di Ray Enright del 1942) di granella di nocciola. La dolcezza è esaltata dal passito Aristeo 2006 o da un tè servito in una teiera russa della collezione di Agata (russa è la giovane e innocente principessa tedesca poi cinica donna di stato in L’Imperatrice Caterina di Josef von Sternberg del 1934 e russa è la nobile che al tempo della Rivoluzione d’Ottobre del ’17 è innamorata di un giornalista inglese infiltrato fra i bolscevici per  fare controspionaggio in Contessa Alessandra di Jacques Feyder del 1937).

Il finale di questo Assaggio di Teatro di Agata e Romeo è una dissolvenza, come il volto della diva che, dopo essersi concesso con generosità, nel nostro immaginario non invecchia nè è alienato dalle lusinghe del destino. Niveo e solitario, elude il tempo con eleganza e prende le distanze, con un ultimo zoom della memoria.

Maria Luisa Basile


Assaggi di… teatro

si ispira a Marlene, uno spettacolo di Giuseppe Manfridi con Pamela Villoresi e David Sebasti


Assaggi di… Agrodolce
Agata Parisella dedica a Marlene i Fagottini di porro con rombo e “involtino primavera” al curry verde. Il piatto è in Menu al ristorante Agata e Romeo


Assaggi di… gusto
Scarica gratuitamente la ricetta dei Fagottini di porro con rombo e “involtino primavera” al curry verde di Agata Parisella

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Marlene Dietrich
Ich bin von Kopf bis Fuß
auf Liebe eingestellt,
denn das ist meine Welt
und sonst gar nichts.
Das ist, was soll ich machen,
meine Natur;
ich kann halt lieben nur
und sonst gar nichts.
Männer umschwirr´n mich
wie Motten um das Licht,
und wenn sie verbrennen,
ja, dafür kann ich nicht.
Ich bin von Kopf bis Fuß
auf Liebe eingestellt,
ich kann halt lieben nur
und sonst gar nichts.
Ich bin von Kopf bis Fuß
auf Liebe eingestellt,
denn das ist meine Welt
und sonst gar nichts.
Das ist, was soll ich machen,
meine Natur;
ich kann halt lieben nur
und sonst gar nichts.
Männer umschwirr´n mich
wie Motten um das Licht,
und wenn sie verbrennen,
ja, dafür kann ich nicht.
Ich bin von Kopf bis Fuß
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und sonst gar nichts.

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Assaggi di Teatro

Cucina creativa e Teatro

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Affinità elettive

L’Arte incontra la Cucina d’autore

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Sguardi

Storie d’erranza

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Favole in tavola

Favole in versione golosa

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Aforismi gourmand

*Se t’inganno, prego el
cielo de perdere quello
che gh’ho più caro:
l’appetito.
* Arlecchino
servitor di due padroni

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Lo chef e la Luna

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I carciofi di Caravaggio

Viaggio gourmet
fra vita e opere
di Michelangelo
Merisi
detto
Caravaggio

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Articoli in abbonamento

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Pensiero di Vino

il vino mantiene
l’impronta del
legno in cui è
invecchiato

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Scaffale gourmet

il piacere
del testo goloso

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Piccoli musei

piccoli musei
grandi emozioni

 

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Miscellanea

Miscelannea di articoli e luoghi

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Asian Think

I migliori ristoranti di Cucina Asiatica contemporanea

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Chef’s anatomy

Interviste a *cuochi
e cuoche*

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Puntarelle tempestose

Roma gourmet non acquista nè consuma alcun alimento o bevanda la cui pubblicità strumentalizza il corpo delle donne, offendendone la dignità