Gallery Dolce Stil Novo alla Reggia – Venaria Reale
Alfredo Russo partecipa con il Dolce Stil Novo alla Reggia ad Assaggi di Teatro |
© fotografie Roma gourmet |
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Alfredo Russo partecipa con il Dolce Stil Novo alla Reggia ad Assaggi di Teatro |
© fotografie Roma gourmet |
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Ravioli di caciotta primo sale ai pomodorini del Vesuvio
e salsa basilico
ricetta dello Chef Alfonso Iaccarino per il ristorante Don Alfonso 1890
S. Agata sui due Golfi (NA)
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I segreti dello chef Davide Oldani per non far uscire dalla cucina ravioli malconci, frantumati, rotti |
“Ho imparato che per conservare i ravioli correttamente, nel breve lasso di tempo che va dalla preparazione al servizio in tavola, in modo che non si aprano durante la cottura, occorre tirare la sfoglia e farcire il raviolo. La pasta deve mantenere una grande elasticità, bisogna evitare che si secchi. Poi si adagiano su una piccola griglia e si mettono nel forno a vapore a cento gradi per un paio di minuti. Questo veloce procedimento impermeabilizza la farina e permette di “buttare” i ravioli nell’acqua bollente e poterli toccare con la schiumarola senza che si sfascino… Il segreto vero sta nel modo di far uscir l’aria. Che deve uscire tutta, altrimenti in cottura il raviolo si gonfia e si spacca.” Dal libro Davide Oldani, Cuoco andata e ritorno |
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Assaggi di Teatro | ![]() |
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“Esse le idee ci dànno, la dialettica, la ciurmeria, l’ingegno, la chiacchiera, il ghermire concetti, il dar nel segno!… O eteree, o molli!” Aristofane, Le nuvole | ||||
![]() ![]() nuvole ![]() |
![]() Anthony Genovese e Marion Licthle interpretano per Assaggi di Teatro Le nuvole da Aristofane al ristorante Il Pagliaccio dal 22 gennaio con… Raviolini di manzo e biete con scampi, spinaci e spuma |
![]() – – – ![]() indice ADT 2009 |
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Vanno, vengono, certe volte sono bianche, per Fabrizio de Andrè o verdi, per Anthony Genovese e Marion Lichtle che, lasciandosi instillare l’idea dall’opera di Aristofane, dedicano ad Assaggi di Teatro i saporosi raviolini. Sono gonfi di una farcia che come le nuvole muta a piacere delle stagioni, li incorona una spuma di pepe verde e menta e fluttuano su un cielo di porcellana bianca. O eterei o morbidi. (MLB) |
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<< Colleziona le Cartoline Assaggi di Teatro con i piatti dedicati dagli chef agli spettacoli del Teatro di Roma |
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Assaggi di Teatro si ispira allo spettacolo Le nuvole da Aristofane, regia Antonio Latella (teatro Argentina Stagione 2009-2010 Roma) |
Assaggi di Teatro 2009-2010 è un incontro di gusto
fra Roma gourmet e Teatro di Roma
realizzato con Assessorato alle Politiche della Cultura
e della Comunicazione del Comune di Roma per i teatri Argentina e India
promotori sponsor sponsor tecnici Babayaga |
Raviolini di manzo e biete con gamberi rossi
foglioline di spinaci e spuma di pepe verde e menta
ricetta degli Chef Anthony Genovese e Marion Lichtle – ristorante Il Pagliaccio – Roma
dedicata a Le nuvole da Aristofane per “Assaggi di Teatro“
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Ravioli di granseola con infuso al pomodoro (Il Sanlorenzo, Roma) |
Durante un’eclissi la Luna può assumere molte sfumature di colore che variano dal bruno al rosso mattone, dall’arancio al color rame, sino a diffondere un’ombra con un riflesso molto luminoso e bluastro. |
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Al ristorante Il Sanlorenzo di Enrico Pierri la Luna rossa appare nella forma di un globo di ravioli di pasta fresca farciti con granseola la cui dolcezza è enfatizzata da un altrettanto morbido infuso al pomodoro irrorato in tavola. | ||
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Ravioli ripieni di ricotta sarda e burrata
ricetta-lezione magistrale dello Chef Giovanni Santini
per il ristorante Dal Pescatore – Canneto sull’Oglio (MV)
“Per questo mestiere ci vuole un’attitudine che io non ho. Non sono diventata una diva
forse perchè non sono piaciuta abbastanza, forse perchè non ci ho saputo fare.”
Anouk Aimée, attrice (La dolce vita)
Comportamento ostentatamente eccentrico con il quale un personaggio famoso alimenta l’infatuazione del pubblico. È quanto si legge sul dizionario alla voce divismo. Diva fu certamente Marlene Dietrich, fra le più belle icone del mondo cinematografico della prima metà del Novecento. Marlene fu un mito capace di lasciare un ricordo indelebile attraverso immagini, canzoni, recitazione e che risponde perfettamente alla descrizione di Roland Barthes per il quale la diva “appartiene ancora a quel momento del cinema in cui la sola cattura del viso provocava nelle folle il massimo turbamento, in cui ci si perdeva letteralmente in un’immagine umana come in un filtro… il viso costituiva una specie di stato assoluto della carne che non si poteva raggiungere né abbandonare”. A un viso indimenticabile e ai film interpretati dalla diva evocati nello spettacolo Marlene recitato da Pamela Villoresi, guarda la star della cucina capitolina Agata Parisella, che se ne lascia ispirare per una performance di Assaggi di Teatro cinefila. Al fascino ambiguo della diva sfoggiato in tanti film (a partire dalla cinica, sensuale, conturbante cantante di cabaret Lola Lola de L’Angelo azzurro di Josef von Sternberg del 1930) è ispirato un piatto dal sapore dolce ma anche salato, morbido e friabile, perfetto ed effimero. È la variazione di fegato grasso, proposta da Agata e Romeo in tre consistenze: la scaloppa, la terrina e la crème brulée, accompagnate da salsa al vino rosso, fico glassato e da una sfera di pan brioche che ricorda la mongolfiera de Il giro del mondo in 80 giorni di Michael Anderson del 1956 dove la nostra eroina è la proprietaria del saloon dove si esibisce Frank Sinatra. Non c’è invece ambiguità nel vino passito che accompagna la variazione con sorsi morbidi e avvolgenti che scivolano lasciando tracce aromatiche come scie di profumo. Altrettanto fuori dagli schemi (come l’avventuriera che ne L’ammaliatrice di René Clair del 1941 si spaccia per contessa per irretire un ricchissimo vecchio ma alla vigilia delle nozze scappa con un battelliere in Mississipi) è la zuppa di pesce, trasformata in farcia per tondi e paffuti ravioli tuffati in un brodo dal profumo stuzzicante e intensamente marino come il Vermentino. Si passa poi a un ingrediente assai caro alla chef, il porro, verdura timida, dal corpo magro e slanciato come quello androgino della diva, da spogliare in numerosi filamenti e veli con i quali avvolgere i Fagottini di porro con rombo e “involtino primavera” al curry verde, il piatto dedicato da Agata Parisella ad Assaggi di Teatro in carta al ristorante Agata e Romeo. Il piatto, di grande impatto visivo, offre un ampio ventaglio di sapori che vanno dal mare all’orto con lo spiritoso tocco esotico dell’involtino “primavera” agrodolce (a ricordare la Cina percorsa dalla Dietrich con sensuali velette in Shanghai Express di Josef von Sternberg del 1932) e piccante (come la volubile sigaraia che fa innamorare due uomini sino al duello e sceglie poi il perdente in Capriccio spagnolo di Josef von Sternberg del 1935). La sommelier lo accompagna allo Chardonnay che con i sentori di agrumi, fiori bianchi e frutta secca prolunga le sensazioni di naso e palato. Il dolce è un richiamo all’America, patria scelta dalla Dietrich dopo l’ascesa al potere di Hitler e di cui ottenne la cittadinanza nel 1937. L’attrice diede il suo contributo alla causa della libertà contro il nazismo attraverso la campagna di sostegno alle truppe americane impegnate sui campi di battaglia di Europa e Nord-Africa. I suoi spettacoli nei campi militari contribuirono a mantenere alto il morale dei soldati e dei militari feriti. Erano i tempi di Lili Marleen, la canzone pacifista, triste e struggente che rievocava il rimpianto di un amore lontano. Trasmessa dalle radio ai soldati in trincea, li faceva struggere di nostalgia, e fu per sempre associata alla Dietrich. Il finale di questo Assaggio di Teatro di Agata e Romeo è una dissolvenza, come il volto della diva che, dopo essersi concesso con generosità, nel nostro immaginario non invecchia nè è alienato dalle lusinghe del destino. Niveo e solitario, elude il tempo con eleganza e prende le distanze, con un ultimo zoom della memoria. Maria Luisa Basile |
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Assaggi di… Agrodolce |
Assaggi di… gusto |
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Marlene Dietrich |
Ich bin von Kopf bis Fuß auf Liebe eingestellt, denn das ist meine Welt und sonst gar nichts. Das ist, was soll ich machen, meine Natur; ich kann halt lieben nur und sonst gar nichts. Männer umschwirr´n mich wie Motten um das Licht, und wenn sie verbrennen, ja, dafür kann ich nicht. Ich bin von Kopf bis Fuß auf Liebe eingestellt, ich kann halt lieben nur und sonst gar nichts. Ich bin von Kopf bis Fuß auf Liebe eingestellt, denn das ist meine Welt und sonst gar nichts. Das ist, was soll ich machen, meine Natur; ich kann halt lieben nur und sonst gar nichts. Männer umschwirr´n mich wie Motten um das Licht, und wenn sie verbrennen, ja, dafür kann ich nicht. Ich bin von Kopf bis Fuß auf Liebe eingestellt, ich kann halt lieben nur und sonst gar nichts. |
Assaggi di Teatro 2008-2009 è un incontro di gusto fra Roma gourmet, ETI Ente Teatrale Italiano, Assessorato alle Politiche della Cultura e della Comunicazione del Comune di Roma main sponsor in collaborazione con si ringraziano
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Tortelli al Taleggio con pera e infuso di erbe, funghi e spezie
ricetta dello Chef Angelo Troiani per il ristorante Il Convivio Troiani – Roma
dedicata allo spettacolo La badante di Cesare Lievi per “Assaggi di Teatro“
“Se fossi re, non berrei che del grasso.”
Frase pronunciata da un contadino francese in un testo del Seicento
La battuta svela quanto l’alimentazione povera del passato fosse carente di grasso, essendo burro, olio e lardo costosissimi e incessabili a molti. Tra i falsi miti della società consumistica messa alla berlina dallo spettacolo Magic People Show c’è quello della magrezza esasperata, ma anche la troppa delicatezza del cibo e le privazioni possono essere un peccato di gola se mirate solo a inseguire modelli estetici irraggiungibili. La stessa parola “dieta”, inventata dai greci per designare il regime quotidiano di alimentazione e di vita che ciascun individuo deve costruire sulle proprie esigenze, ha assunto oggi una connotazione negativa e indica la limitazione del cibo. È diventata cioè una scelta abbracciata non come condivisione di valori, ma per motivazioni puramente estetiche. Anche la ricciola cruda affumicata alla cannella accompagnata da cubetti di arancia tarocco e patate viola con le quali fare scarpetta nello yogurt con erba cipollina è un trionfo di leggerezza e un invitante richiamo, insieme alle note muschiate e minerali del Vermentino, al contatto con il mare e con i suoi frutti. Ed è un mare di colori e sapori il Mediterraneo piatto dedicato dalla famiglia Alfonso, Livia ed Ernesto Iaccarino ad Assaggi di Teatro. Abbinato a un vino bianco che con il colore giallo ambrato intenso e il superbo bouquet di miele, nocciola e stuzzicante croccantino rende ancor più vivaci al palato i canditi e il pistacchio del dolce Mediterraneo. Una variazione di porcini rivela le tante sfumature dei sapidi funghi che, come attori consumati, sanno offrire volti e sapori sempre diversi: crudi, conditi con citronette e olio, in millefoglie, alternati a strati di patate sottili e croccanti o ancora fritti, deposti su una virgola di salsa al prezzemolo e adatti al corpo leggero ma di buona persistenza del vino. Corallina: «Sì, caro Frangiotto, governatevi bene; nutritevi bene; se avete ad esser mio, vi voglio bello, grasso e robusto» |
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Assaggi di… Mediterraneo |
Assaggi di… gusto |
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Assaggi di Teatro 2008-2009 è un incontro di gusto fra Roma gourmet, ETI Ente Teatrale Italiano, Assessorato alle Politiche della Cultura e della Comunicazione del Comune di Roma main sponsor in collaborazione con si ringraziano Babayaga |