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La civiltà delle posate

Perché il divieto di portare il coltello alla bocca, sia per mangiare che per pulirsi i denti? (nascita della forchetta e poi del cucchiaio e dello stuzzicadenti). Un uso “civile” che nasce dall’intenzione di allontanare il timore e la minaccia che il coltello suscita alla vista.

Il civile e il disdicevole sono argomenti “razionali” per spiegare e per motivare un rituale sociale che ha origine nel controllo dell’aggressività e della violenza.
Analogamente si può dire circa:
il modo di porgere il coltello a qualcuno (per la lama).
Il modo di impugnare le posate (non con tutta la mano, come se fossero bastoni). Norbert Elias

Perché mangiamo con la forchetta? La forchetta sostituisce il coltello e, prima ancora, l’uso delle dita per mangiare. “Mangiare con le mani è da cannibali” (barbari, incivili).
Norbert Elias, Il coltello a tavola e la forchetta






foto: opere di Valierei Hammonds



Galateo – le posate


Quando si apparecchia
la tavola LE POSATE si mettono ai lati del piatto. Tutte le posate si dispongono nell’ordine in cui saranno usate e in relazione alla mano che le userà.

Le FORCHETTE si dispongono a sinistra, con i rebbi rivolti verso l’alto.

I COLTELLI vanno a destra, con la parte tagliente rivolta verso il piatto.

Le POSATE DA ANTIPASTO sono di dimensioni leggermente più piccole rispetto alle posate per primi e secondi piatti. Si dispongono ai lati del piatto, in posizione più esterna, la forchetta a sinistra e il coltello a destra.

I CUCCHIAI vanno a destra, con la parte concava rivolta verso l’alto.

Le POSATE DA DESSERT, più piccole rispetto alle altre, si dispongono orizzontalmente sopra il piatto, con il manico rivolto verso destra (ossia verso la mano che le userà).

Le POSATE DA PESCE presentano precise caratteristiche: la forchetta ha solo tre rebbi e il coltello ha lama piatta non seghettata.

Le POSATE DA CACCIA sono caratterizzate
dal manico in osso di cervo.

Il COLTELLINO DA BURRO va posato
sul piatto, con la parte tagliente rivolta verso
il commensale.

Le FORCHETTE DA FONDUE
e le
FORCHETTE DA BOURGUIGNONNE sono forchettone a due denti molto lunghe per consentire di intingere pezzetti di pane, carne o frutta nel bollitore comune.

Foto: Le forchette di Bruno Munari

Indice Galateo – come apparecchiare la tavola

Galateo – come apparecchiare la tavola

Preparazione della tavola

Semplicità ed eleganza caratterizzano una tavola imbandita davvero bella …continua


Le posate vanno disposte in ordine d’uso, dall’esterno all’interno. La posateria deve essere in argento o alpacca …continua

I bicchieri si dispongono obliquamente davanti al commensale in ordine crescente di grandezza, partendo da sinistra: bicchiere per l’acqua, bicchiere per il vino rosso, bicchiere per il vino bianco …continua
Il tovagliato
deve essere di seta, lino, fiandra o cotone. I colori da preferire sono bianco, avorio, rosa chiaro e devono accordarsi con le stoviglie …continua
I tovaglioli vanno piegati e posti sul piatto di ogni commensale
oppure a sinistra.

I piatti vanno disposti
preferibilmente sopra i sottopiatti
e a uguale distanza …continua

Il centro tavola contribuisce alla raffinatezza della tavola ed è composto da fiori, frutta e altri elementi naturali …continua

Le bottiglie di acqua e vino non vanno concentrate in un solo punto, ma posizionate in maniera uniforme sulla tavola, in modo da essere accessibili a tutti. Se il pranzo è molto formale le bottiglie non si lasciano in tavola.
Accessori
I segnaposto vanno posizionati oltre il piatto,
sopra le posate
da dessert.
Il piattino
per il pane

si pone sopra le posate di sinistra.
Tutto ciò che può servire durante il pasto (piattini, posate, pane ecc.) può essere posato su un mobile accanto alla tavola.

La luce svolge un ruolo importante nel convivio:
nè troppo forte nè troppo fievole, deve essere morbida.
La luce delle candele
può aiutare ad attenuare o rafforzare quella elettrica.


Galateo – la tavola

Galateo: come comportarsi a tavola

Galateo: come apparecchiare la tavola

Galateo: come disporre gli ospiti a tavola

“I piatti sono rari. I dipinti che rappresentano scene di banchetti di quest’epoca o di epoche precedenti offrono sempre la medesima scena, per noi inconsueta, cui fa riferimento Erasmo da Rotterdam.
La tavola a volte è ricoperta di ricche tovaglie, a volte no; comunque vi sono sempre pochi oggetti: boccali, saliera, coltelli, cucchiai ed è tutto.
A volte si vedono anche fette di pane, le quadrae, che in francese si chiamano tranchoir o anche tailloir. Tutti quanti, dal re alla regina al contadino e sua moglie, mangiano con le mani, anche se nel ceto più elevato si usano modi più raffinati. Erasmo dice che bisogna lavarsi le mani prima del pasto, ma il sapone è ancora una merce rara; per lo più i convitati porgono le mani e un paggio versa sopra l’acqua, a volte leggermente profumata con camomilla o rosmarino.”
Norbert Elias, Il processo di civilizzazione

Galateo – come mangiare i granchi

La polpa del granchio si estrae rompendo il guscio con la forchetta dalla punta ripiegata e tagliente e con il coltello a spatola con foro rotondo vicino alla punta.

Le chele si frantumano con l’apposita tenaglia e con la lunga forchettina a due punte si estrae la polpa.

Galateo – come mangiare il risotto

Il risotto si mangia con la forchetta e non si usa il cucchiaio.

Il risotto non si spande nel piatto per raffreddarlo.


Foto: risotto mantecato nella bisque di gamberi di torrente e pollastrella
con gamberi marinati e coulis di zucchine alla scapece fotografato da Roma gourmet
al ristorante
La trota di Rivodutri (RI)

Galateo – come mangiare zuppe e minestre

Zuppe, creme e minestre vengono servite in piatti fondi.
Si mangiano con il cucchiaio e per raccogliere gli ultimi bocconi si inclina leggermente il piatto fondo verso il centro del tavolo.

A Roma Zuppe e Vellutate di alta cucina sono quelle dello chef Angelo Troiani del ristorante Il Convivio Troiani (da provare la zuppa di Arzilla e Broccoli romani) dello chef Alfonso Iaccarino del ristorante Baby (vellutate di verdure di stagione e bio,  coltivate nella tenuta campana Le Peracciole della famiglia Iaccarino) e dello chef Anthony Genovese del ristorante Il Pagliaccio (zuppe e creme di esotica eco)

Foto: crema di cicerchia e cappesante alle spezie da viaggio in Oriente
di Alfonso ed Ernesto Iaccarino e Vincenzo Castaldo fotografata da Roma gourmet
al
Baby Hotel Aldrovandi di Roma

Galateo – come mangiare i carciofi

I carciofi sono generalmente proposti cotti o crudi. In entrambi i casi vengono presentati solo i cuori e le foglie più tenere che si mangiano servendosi della forchetta.

Dei carciofi “alla Giudia” si mangiano le foglie esterne croccanti con le dita e si usano poi forchetta e coltello per i cuori.

I carciofi serviti crudi per il pinzimonio si mangiano con le mani intingendo la parte morbida della foglia nel condimento. Arrivati al cuore del carciofo, si usano le posate per tagliarlo e portarlo alla bocca.

Alla bocca si porta esclusivamente la forchetta e mai il coltello.

^ Ricetta dello chef Angelo Troiani

Carciofo “dalla Romana alla Giudia”

Galateo – come mangiare la pizza

La pizza si mangia con forchetta e coltello. Non si usano le mani.

Alcune delle migliori pizzerie di Roma

Galateo – come mangiare le fragole

Dopo aver mangiato la polpa, si lasciano il picciolo e le foglioline nel proprio piattino da frutta.

 

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