Buon compleanno Italia! con Pinocchio
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Favole in tavola: Pinocchio |
Assaggi di Teatro festeggia il 150° dell’Unità d’Italia con PINOCCHIO la favola di Collodi |
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Favole in tavola: Pinocchio |
Assaggi di Teatro festeggia il 150° dell’Unità d’Italia con PINOCCHIO la favola di Collodi |
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…Promotori | |
Le opere del Teatro Stabile Torino in scena nei Teatri Carignano Cavallerizza Gobetti Fonderie Limone sono interpretate per ASSAGGI DI TEATRO dagli chef Alfredo Russo, Claudio e Anna Vicina, Marcello Trentini, Pierluigi Consonni, Riccardo Ferrero, Stefano Gallo. Ne nascono piatti speciali, creazioni d’autore che gli spettatori gourmet possono gustare al ristorante per l’intero periodo delle rappresentazioni, o cucinare a casa seguendo le ricette regalate dai maestri della cucina. +++++++++++++++++++ Regali sono anche riservati ai golosi: cartoline gourmet da collezione, omaggi e coccole nei ristoranti, degustazioni, sconti a catering, corsi e libri di cucina. Per essere aggiornati su tutte le novità è possibile consultare il Calendario oppure iscriversi alla Newsletter dell’iniziativa newstorino@assaggiditeatro.it +++++++++++++++++++++++++++++++ Il progetto, ideato dalla giornalista Maria Luisa Basile, è realizzato da Roma gourmet, Comune di Torino, in collaborazione con Teatro Stabile Torino, Camera di Commercio di Torino, con il contributo di Fondazione CRT, con il supporto di Enoteca Regionale dei vini della provincia di Torino e il patrocinio di Ministero Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Regione Piemonte, Provincia di Torino. Sponsor: Lavazza, Azienda Agricola Forcella ++++++++++++++++++++++++++++++++++++ Assaggi di Teatro è anche scoperta del mondo del vino, dall’approccio storico a quello filosofico sino ai consigli su abbinamenti e servizio. E il foyer del Teatro Carignano si apre alla scoperta delle prelibatezze enogastronomiche, a partire dalla degustazione di vini doc della provincia di Torino a cura di Camera di Commercio di Torino ed Enoteca Regionale Vini Provincia di Torino e proseguendo con l’olio extravergine d’oliva dop dell’azienda agricola Forcella. |
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Nel 2011 ASSAGGI DI TEATRO festeggia il 150° dell’Unità d’Italia con i prestigiosi cuochi di tutta Italia Alfonso Ernesto e Livia Iaccarino, Ciccio Sultano, Davide Scabin, Fabio Baldassarre, Gaetano Trovato, Gianni D’Amato, Massimo Bottura, Mauro Uliassi, Paolo Masieri |
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Bottoncini di zucca con baccalà, petali di rosa e latte di baccalà
piatto dello Chef Marcello Trentini per il ristorante Magorabin – Torino
dedicato a Napoletango di G. Sepe per “Assaggi di Teatro“
assaggi di teatro 20[10-11] torino |
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Fotografie dei piatti © Roma gourmet Riproduzione vietata | ||||
Marcello Trentini dedica per Assaggi di Teatro a Napoletango… i Ravioli di zucca con baccalà, petali di rosa e latte di baccalà |
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“I limiti esistono soltanto nell’anima di chi è a corto di sogni.” |
Il regista Sepe ha preteso che i componenti del cast fossero musicisti, ballerini, acrobati, funamboli… |
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Assaggi di Teatro si ispira a Napoletango, regia di G. Sepe, in scena al Teatro Carignano di Torino
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Gioia, esuberanza, passione, reciproca esaltazione dei corpi nei quali arde il fuoco della danza. Sono le sensazioni intense trasmesse dallo spettacolo Napoletango di Giancarlo Sepe in scena al Teatro Carignano e condensate per Assaggi di Teatro da Marcello Trentini in un piatto che riassume ed esprime l’essenza del tango: il femminile e il maschile, il dolce e il salato, la delicatezza della zucca combinata con il sapore deciso del baccalà, prodotto (ex) povero che gira i continenti come gli emigrati italiani che portano nel mondo la propria cultura. E i petali del fiore simbolo del tango, la rosa, suggellano le funamboliche acrobazie. (MLB) |
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< Dal profano al sacro Sembra sorreggere la Madonna in un passo di tango il San Giovanni avvolto nel manto rosso fuoco. È un particolare della tela raffigurante la Crocifissione di Matthias Grünewald esposta al Musée d’Unterlinden di Colmar, in Germania (per vedere l’opera intera fare click sulla foto) |
per ricevere la NEWSLETTER di ASSAGGI DI TEATRO scrivere a newstorino [chiocciola] assaggiditeatro.it | ||
Il piatto di Marcello Trentini si gusta al ristorante Magorabin a Torino su prenotazione (info 011.8126808) con un omaggio >> |
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<< Le altre performance di Marcello Trentini per Assaggi di Teatro >> | ![]() |
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Assaggi di Teatro 2010-2011 è un incontro di gusto fra Roma gourmet e Teatro |
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assaggi di teatro 20[10-11] torino |
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Claudio e Anna Vicina dedicano per Assaggi di Teatro a I promessi sposi alla prova… il Millefoglie di lingua e salsa verde |
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“…levò a una a una le povere bestie dalla stia, riunì le loro otto gambe, come se facesse un mazzetto di fiori, le avvolse e le strinse con uno spago, e le consegnò in mano a Renzo…” (< i capponi che Renzo deve portare ad Azzecca-garbugli perchè –raccomanda Agnese- “non bisogna mai andar con le mani vuote da que’ signori”) |
“C’è un ramo che sporge sul lago / di Como, sospeso a quel ramo / un ragno si specchia nel lago / ma l’onda morente di un remo / increspa, col ragno, nel lago / quel ramo del lago di Como.” Toti Scialoja |
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Assaggi di Teatro si ispira a I promessi sposi alla prova di G. Testori, regia F. Tiezzi in scena al Teatro Carignano di Torino
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Con l’avvicinarsi del 150° dell’Unità d’Italia, Assaggi di Teatro sceglie insieme a Claudio e Anna Vicina un’opera che rilegge il romanzo con cui Manzoni all’unità del paese contribuì, almeno da un punto di vista linguistico-letterario. Manzoni scrisse e riscrisse i Promessi sposi nell’italiano che si parlava a Firenze (il famoso risciacquo dei panni in Arno) per riuscire a farsi capire da tutti. Dalla storia di Renzo e Lucia emerge inoltre il patriottismo dell’autore che, proprio come nel romanzo, viveva in un’Italia ancora divisa e in una Lombardia dominata dagli stranieri. E lingua sia dunque, anzi non una sola ma nove sfoglie alternate ad altrettanti strati di salsa verde in un Millefoglie che per sapori e colori va a nozze con le vicende di Renzo, Lucia, Don Abbondio, Agnese, Fra Cristoforo, Don Rodrigo, Innominato, Monaca di Monza, Cardinale Borromeo… (MLB) |
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Fotografie dei piatti © Romagourmet Riproduzione vietata | ||||
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Il millefoglie si gusta a dicembre 2010 al ristorante Casa Vicina a Torino su prenotazione (info 011.19506840) |
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<< Altre performance di Claudio e Anna Vicina per Assaggi di Teatro >> | ![]() |
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Assaggi di Teatro 2010-2011 è un incontro di gusto fra Roma gourmet e Teatro realizzato da Roma gourmet, Comune di Torino, in collaborazione con Teatro Stabile Torino, Camera di Commercio di Torino, con il contributo della Fondazione CRT e con il supporto dell’Enoteca Regionale dei vini della provincia di Torino. Patrocini: Ministero Politiche Agricole Alimentari e Forestali Regione Piemonte, Provincia di Torino. Sponsor: Lavazza, Forcella. Sponsor tecnico Babayaga |
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assaggi di teatro 20[10-11] torino |
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Fotografie dei piatti © Roma gourmet Riproduzione vietata | ||||
Stefano Gallo dedica per Assaggi di Teatro a Sogno di una notte d’estate da Shakespeare… l’Anatra muta nostrana ai profumi del bosco |
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“In Shakespeare il bosco è sempre il simbolo della Natura… la Natura non è solo il bosco… sono gli istinti che stanno dentro di noi e che sono folli come il mondo.” Jan Kott, Shakespeare nostro contemporaneo |
“Ho fatto un sogno che nessun cervello umano riuscirebbe a spiegare…” William Shakespeare, Sogno di una notte di mezza estate |
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Assaggi di Teatro si ispira a Sogno di una notte d’este di C. Cecchi andato in scena nel 2010 al Teatro Cavallerizza Reale Maneggio di Torino ![]() |
“Nutritelo d’albicocche e di lamponi, d’uva purpurea, di verdi fichi, e more di gelso.” raccomanda Tatiana, la Regina delle Fate. Carnosi frutti del bosco al cui richiamo risponde lo chef Stefano Gallo che di mirtilli, lamponi e more incorona l’anatra, capo di selvaggina fra i suoi preferiti. Un omaggio pagano alla notte che dà il titolo all’opera e che segna il solstizio d’estate, quando il Sole giunge al suo zenith. In quella notte magica si va nei boschi, si accendono fuochi, si danza e si veglia al chiaro di luna. In Shakespeare il bosco è un elemento ricorrente e rappresenta la Natura e la sua grande follia. Nell’affollarsi di personaggi e avvenimenti del Sogno, l’attimo di felicità “labile come ombra, breve come sogno, rapido come saetta” diventa piacevolmente slow quando è regalato dalla tavola. (MLB) |
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Sogno e Solitudine > |
Saverio Costanzo ha scelto il giovane attore Luca Marinelli per il film La solitudine dei numeri primi dopo averlo visto in questo Sogno al Festival di Spoleto 2009. |
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<< Altre performance di Stefano Gallo per Assaggi di Teatro >> | ![]() |
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Curiosità sule opere di William Shakespeare >> | Numeri Le opere di Shakespeare contengono 138.198 virgole, 26.794 due punti, 15.785 punti di domanda. L’amore è menzionato 2259 volte, l’odio solo 183, le orecchie 401 volte. Il bardo ci ha lasciato un totale di 884.647 parole che formano 31.959 battute e 118.406 versi. Pic nic a teatro Gli spettacoli a Londra iniziavano verso le due del pomeriggio e, a chi poteva permetterselo, erano venduti pere e mele (lanciati sul palco se lo spettacolo deludeva), noci, pan di zenzero, birra e tabacco. Gru o pane nero All’epoca di Shakespeare il pasto principale era consumato a mezzogiorno e, sulle tavole più ricche, potevano comparire gru, cigni e cicogne, ma anche un più “comune” montone al chiaretto e succo di arance di Sicilia. La dieta dei poveri era a base di pane scuro e formaggio, con un po’ di carne ogni tanto. Le verdure erano riservate a chi non poteva permettersi di meglio. La birra era la bevanda preferita, bevuta anche a colazione, e i problemi di alitosi erano curati con il tabacco, del resto ottimo anche nella prevenzione della peste. Il numero di portate che si potevano consumare era regolato per legge. A un cardinale erano permesse 9 portate, mentre chi guadagnava meno di 40 sterline l’anno (quasi tutti) poteva avere 2 portate e 1 minestra. Dopo la rottura di Enrico VIII con Roma, il consumo di carne di venerdì non fu più punibile con l’impiccagione, ma chi mangiava carne cruda durante la Quaresima rischiava tre mesi di prigione. Alcune carni leggere quali vitello, pollo e pennuti erano considerate pesce. A pesca nel Tamigi, fra stupore e spavento Nel Tamigi si pescavano, fra stupore e spavento, trote, anguille, passere, gamberi, abramidi, barbigli, cavedani… ogni tanto comparivano anche delfini, pesci spada e una volta una balena rischiò di incastrarsi fra le arcate del Ponte di Londra. |
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Assaggi di Teatro 2010-2011 è un incontro di gusto fra Roma gourmet e Teatro realizzato da Roma gourmet, Comune di Torino, in collaborazione con Teatro Stabile Torino, Camera di Commercio di Torino, con il contributo della Fondazione CRT e con il supporto dell’Enoteca Regionale dei vini della provincia di Torino. Patrocini: Ministero Politiche Agricole Alimentari e Forestali Regione Piemonte, Provincia di Torino. Sponsor: Lavazza, Forcella. Sponsor tecnico Babayaga |
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assaggi di teatro 20[10-11] torino |
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Pierluigi Consonni dedica per Assaggi di Teatro a Molière / La scuola delle mogli… la “Finta lumaca” di tajarin al burro di montagna e parmigiano |
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“Io le conosco le mosse astute e le sottili trame di cui sanno servirsi le donne per piantare le corna…” |
< Arnolfo ne La scuola delle mogli di Molière | |||
Assaggi di Teatro si ispira a Molière / La scuola delle mogli di V. Malosti in scena al Teatro Carignano di Torino |
La massima n. 10 pensata dal geloso Arnolfo per educare la giovane e ingenua promessa sposa recita “Passeggiate e colazioni / in allegra brigata / non son cose da fare / ogni mente bennata / sa che in queste occasioni / è il marito a pagare”. L’idea fissa dell’opera è l’ossessione delle “corna” definite come “scherzi della sorte” e temute come la peste. Chi soffre di gelosia al punto da dichiarare “se sposo un’oca è per non esser fatto becco” le corna le vede ovunque, anche dove non ci sono. Anche in una colazione a base di innocenti tajarin. L’occhio malizioso scorge infatti nella dorata matassa ottenuta con 20 rossi d’uovo e profumata con burro di montagna solo una lumaca, mollusco prelibato ma pur sempre… cornuto. (MLB) |
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^ Regali gourmet ^ | ||||
Il piatto si gusta al ristorante Vintage 1997 a Torino su prenotazione (info 011.535948) con un omaggio >> |
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<< Le altre performance di Pierluigi Consonni per Assaggi di Teatro >> | ![]() |
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Lumache letterarie > | Neanche in letteratura le lumache passano inosservate. Nel Barone rampante di Italo Calvino sono all’origine dell’esilio volontario di Cosimo sulle fronde. Numerose e gustose le descrizioni dei molluschi in fuga “quale di loro era tutta fuori dal guscio, a capo proteso e corna divaricate, quale tutta rattrappita in sè, sporgendo solo diffidenti antenne, altre a crocchio come comari, altre addormentate e chiuse, altre morte con la chiocciola riversa” e decisamente noir il gusto della sorella-cuoca Battista che, tra ciambelle di codini di porco e patè di fegato di topo, “era riuscita a decapitare non so quante lumache, e le teste… le aveva infisse, credo con uno stecchino, ognuna su un bignè, e parevano, come vennero in tavola, uno stormo di piccolissimi cigni” |
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Assaggi di Teatro 2010-2011 è un incontro di gusto fra Roma gourmet e Teatro realizzato da Roma gourmet, Comune di Torino, in collaborazione con Teatro Stabile Torino, Camera di Commercio di Torino, con il contributo della Fondazione CRT e con il supporto dell’Enoteca Regionale dei vini della provincia di Torino. |
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La “frittata” di cipolle in modo diverso
piatto dello Chef Alfredo Russo ristorante Dolce Stil Novo – Reggia di Venaria (TO)
dedicato a Filippo di Vittorio Alfieri per “Assaggi di Teatro“
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La merenda gourmet del fanciullo ingenuo
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Il giovane ha un viso tondo e un po’ stolto sotto il cappello piumato. Indossa una giubba ocra e ha lo sguardo ammaliato dagli occhi della bella zingara dal candido turbante e il sorriso finto, tanto da non accorgersi del gesto con cui lei, mentre gli legge la mano, gli sfila l’anello. La scena è emblema del perpetuo e universale gioco dei sensi tra donna e uomo, dell’eterno inganno. I colori della tela, ocra, bianco, rosso sono ripresi dalla merenda dell’infanzia dello chef Riccardo Di Giacinto a base di acciughe e burro, trasformata in uno stuzzicante Carpaccio di acciughe con bianco di zucchine crocchette di burro d’alpeggio e pomodorini passiti. (MLB) |
![]() << I carciofi di Caravaggio >> |
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“Non so qual sia più maga / O la donna, che fingi / O tu che la dipingi / Di rapir quella è vaga / Coi dolci incanti suoi / Il core e’l sangue a noi. / Tu dipinta, che appare / Fai, che viva si veda. / Fai, che viva e aspirante altri la creda.” Madrigale composto per il quadro da Gaspare Murtola | Dario Fo, nello spettacolo teatrale dedicato a Caravaggio, una mostra impossibile (2005), ricorda come l’immagine della Buona ventura sia stata usata anni fa per reclamizzare una banca. “La buona ventura vi aspetta” diceva la didascalia del manifesto, incoraggiando a versare i propri risparmi in cambio di una grande fortuna. Ai pubblicitari era probabilmente sfuggita la vera rappresentazione dell’opera: un furto. E si diverte Fario Fo a invertire anche il messaggio pubblicitario della banca: “Attenti, qui col pretesto di promettervi la fortuna, la banca vi scippa dei vostri beni!”. | Caravaggio, una mostra impossibile ![]() |
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Buona ventura di Caravaggio è esposta alla Pinacoteca Capitolina di Roma |
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Bibliografia caravaggesca |