Cola di Rienzo è una via sempre affollata per i tanti negozi che vi si affacciano, il mercato coperto con la candida facciata in stile Liberty, il cinema nella piazza, le panchine all’ombra degli alberi dove giovani e anziani sostano con borse e pacchetti e forse non tutti sanno che è intitolata a un tribuno vissuto nel XIV secolo e amico del Petrarca che fece del ripristino della supremazia di Roma il suo progetto di vita, per poi spegnersi – letteralmente – in un rogo durante un tumulto popolare.
La strada ospita una nota drogheria le cui vetrine fanno da sfondo a una scena del film La bestia nel cuore di Cristina Comencini e il cui nome costituisce l’indirizzo romano per antonomasia per lo shopping gourmet senza frontiere.
Prima di inoltrarsi fra gli scaffali golosi ornati da etichette che illustrano contenuti e prezzi, è d’obbligo una sosta all’ingresso per inebriarsi dei profumi zuccherini provenienti dalle coppe di vetro colme di caramelle, liquirizie, cioccolatini e piccole dolcezze assortite. L’accoglienza prosegue con la sfilata delle centinaia di coloratissime scatole di tè e tisane, dei vasetti di marmellata e dei più svariati biscotti dolci e salati.
Una tappa al bar per un caffè espresso e poi ecco il reparto al quale tutte le regioni italiane offrono il proprio contributo: verdure sott’olio e ragù di selvaggina dal Piemonte, salse dall’Emilia Romagna, peperoncini dalla Calabria, paste dalla Campania, capperi e tonno dalla Sicilia, polpo dalla Sardegna, olio dalla Liguria e vini non solo nazionali.
Champagne, salmone, caviale e foie gras sono a disposizione per improvvisare cene eleganti, mentre chi voglia cimentarsi nella realizzazione di ricette esotiche trova pane per i suoi denti, tanto che anche alcuni Chef della Capitale corrono qui quando cercano l’ingrediente particolare e introvabile altrove. Spezie pregiate, sale marino bianco rosa e scuro di ogni dove, olive giganti, agar-agar di alghe rosse, zuppe di tartaruga, aragosta o cipolla, cous cous, loucums alle mandorle, alla rosa o alla menta dalla Turchia, foglie di vite ripiene dalla Grecia, preparazioni tipiche di India, Cina, Giappone, sacchi di profumato riso thailandese, spaghetti di soia, bevande dai nomi indecifrabili quanto seducenti. E poi tutto il necessario per preparare zuppe vietnamite, dolci taiwanesi e sushi, compresi rafano e sake per accompagnarlo, porcellane dove servirlo e bacchette per mangiarlo. È il caso di dire che l’appetito vien guardando.
© Maria Luisa Basile – riproduzione vietata |