Signori il catalogo è questo, sembrano dire le vetrine della gastronomia di via Mormorata a coloro che vi transitano davanti. Impressione rafforzata all’interno, profumato paese della cuccagna dove è tutto un cinguettio di duetti fra commessi di consumata gentilezza che affettano infilzano e porgono assaggi tentatori e clienti in comprensibile deliquio che entrano per un etto di mortadella ed escono con la dispensa di Lucullo appesa al braccio. |
Prosciutto di Nebrodi
Mentre i vini blasonati si godono lo spettacolo dagli scaffali, primedonne del banco-palcoscenico sono le tome di formaggi di varia provenienza, come il Castelmagno piemontese e il taleggio bergamasco, il bagoss di Bagolino e il formaggio di fossa, il piramidato montebore e la mozzarella campana e una nidiata custodita in teca separata di caprini di varia stagionatura da far venire l’acquolina solo a guardarne le croste.
La selezione dei salumi non è da meno, con i prosciutti iberici Pata Negra e Bellota e delizie nostrane come il messinese prosciutto di Nebrodi ottenuto dalle carni di un maiale di razza nera o i salami di Varzi e Felino che si vorrebbe non finissero mai (e infatti mai accade che ve ne affettino solo un etto come voi avete chiesto). Contornano il tutto pizza bianca, supplì, baccalà, mezzelune alla ricotta e uvetta e l’ottimo cioccolato artigianale piemontese di Giraudi.
Se intanto che siete in zona volete abbinare allo shopping goloso una visita più o meno culturale, l’ingresso al Cimitero degli Inglesi ai piedi della Piramide Cestia è per fortuna gratuito. Non è infatti improbabile che da Volpetti vi siate lasciati prendere la mano e che all’uscita, oltre ai profumati pacchettini imbustati, vi siano rimasti solo i soldi per una corsa sul panoramico autobus numero 3. Dai suoi finestrini gran vista su Piramide, Colosseo, S. Giovanni, S. Croce in Gerusalemme e Porta Maggiore.
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