Nel cuore di Trastevere, alle spalle di piazza Trilussa dove via Benedetta confluisce in piazza della Malva, c’è bir&fud, una pizzeria con valida cucina, animata da Gabriele Bonci, già guru del Pizzarium al Trionfale.
Quella di Gabriele Bonci è una cucina che oltre a rendere omaggio ai sapori di Roma, è profondamente legata ai prodotti di qualità, cercati con passione in tutta Italia. Le pizze hanno una consistenza soffice e alveolata resa straordinaria dall’uso di lievito madre e con il valore aggiunto di profumi, accostamenti mai banali e cornicioni gonfi e croccanti che non si scordano.
Margherita bir&fud con mozzarella di bufala
Prima della pizza si può stuzzicare l’appetito con un giro di panzanelle: c’è quella classica “nuda e cruda", quella per palati raffinati con “fogliolo (ossia il foiolo, la parte più magra della trippa con la caratteristica struttura lamellare composta da infinite pieghe di colore bianco), fagioli e pesto di mentuccia", con "baccalà marinato e zucchine alla scapece (fritte nell'olio e lasciate riposare un paio d'ore nell'aceto)" o la “panzanella con mozzarella caramellata al pepe ed erbe selvatiche, alici del Mar Cantabrico (in Spagna) e una nocciola" in buon equilibrio fra gusto e stravaganza.
Allettanti anche le variazioni di supplì, fritti in modo perfetto, mai unti e presentati con una certa eleganza, come il “supplì dalla gricia alla carbonara passando per l'amatriciana” e le bruschette, dall’aglio al pomodoro alla parmigiana di melanzane fino ai “crostini di alici e mozzarella bagnati nel latte” e i “crostini di Calabria con il sott'olio calabrese”.
Il capitolo della carta dedicato al Quinto Quarto si apre con Sua maestà la trippa romana e continua con “Crostini ai colossi romani di trippa, coda e coratella”, “Mousse di coratella con pecorino romano” e “Battuto di carne alla piemontese”.
La lista delle pizze di bir&fud non è sterminata come quella di Pizzarium, ma sono presenti tutti i classici, dalle squisite “Patate e mozzarella” o “Patate e salsiccia” alla “Margherita” passando per la “Melanzane, trifolata di funghi e mozzarella di bufala” e arrivando alla “Bianca ai fiori e alici”.
Fin qui il “fud”. Il “bir” è curato da Leonardo di Vincenzo (della Birra del Borgo) e Manuele Colonna (del "Ma che siete venuti a fà") con eccellenti prodotti artigianali di tutto il mondo. Birre italiane, inglesi, belghe, tedesche, danesi, americane, elencate a voce e consigliate in base ai gusti dei clienti: dalla chiara Fleurette aromatizzata con petali di rosa per palati delicati alla nera KeTo ReAle aromatizzata al tabacco.
Meritano un assaggio anche i dolci, dai tradizionali e ben fatti tiramisù e crema bruciata, ai più fantasiosi “caprese di bosco” con mozzarella di bufala, lamponi, gianduia, menta e pepe rosa e “passeggiata in campagna” in cui si passa dal pane burro e marmellata al cacio con le pere, senza dimenticare i sorbetti della Via Lattea.
Il servizio ai tavoli è svolto da giovani volenterosi e gentili; qualche sorriso in più alla cassa non guasterebbe.
© Maria Luisa Basile – riproduzione vietata
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