Chi sia rimasto affascinato dalla parata di torte imbandite da Massimo Girotti in veste di pasticcere nel film La finestra di fronte di Ferzan Ozpetek, trova il laboratorio che le ha realizzate nella pasticceria che all'Ostiense (il quartiere dove il regista aveva già ambientato Le fate ignoranti), fra dolcezze romane e richiami alla tradizione napoletana, vanta oltre mezzo secolo di attività.
La finestra di fronte, Ferzan Ozpetek
Gentilezza e pragmatismo caratterizzano il servizio dietro il banco, vera e propria muraglia di ghiottonerie dolci e salate che fanno di questo storico locale una delle pasticcerie più apprezzate e conosciute della città capitolina. Oltre ai cornetti dolci e salati con i quali accompagnare caffè e cappuccini ci sono discreti tramezzini e panini con i quali superare la boa della pausa pranzo, con l’aiuto supplementare di un gelato. Ma è il capitolo dolci quello più sfogliato, a partire dalle torte, come la mimosa e l’iper calorico Africano, mora golosità a base di pan di Spagna, cacao, mousse di cioccolato, nocciole tritate e pistacchi. Fra i bignè spiccano quelli allo Champagne e la sontuosa Chantilly. Squisite, a Carnevale, le zeppole con ricotta e ruhm.
Una scarpinata sull’Ostiense fino al gasometro e ai Musei Capitolini dell’ex Centrale Termoelettrica Giovanni Montemartini, fa scoprire un bell’esempio di riconversione di sito industriale in disuso in contenitore di opere classiche, compreso un busto di Antinoo, il giovane greco amato dall’Imperatore Adriano che morì annegato nel Nilo.
© Maria Luisa Basile – riproduzione vietata
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