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Spaghetti a sezione quadrata fatti con farina di grano duro e uova. La voce dialettale romanesca deriva da “tondarelli”, ossia i “maccheroni alla chitarra” abruzzesi. Un classico i tonnarelli cacio e pepe.
Torciolo
Il torciolo è il pancreas e può essere di vitello, di giovenco o di bue, il più bono perchè più ampio e saporito. La ricetta del torciolo di Ada Boni insegna a cucinarlo arrosto.
Tordo matto di Zagarolo
Sono così chiamati gli involtini a forma di piccoli uccelli ottenuti con scaloppine di carne di cavallo della Maremmma arrotolate e condite con lardo, prezzemolo, aglio, salvia, coriandolo, sale e pepe. A Zagarolo – comune tra i Castelli Romani e i Monti Prenestini – vi era una grande popolazione equina e vi si sviluppò pertanto l’uso di mangiare carne di cavallo.
Tipo di pasta di semola di grano duro corta, bucata, incurvata e rigata a spirale. Prodotta sia artigianalmente sia industrialmente, è adatta a sughi densi.
Biscotto tipico del Lazio di lunga conservazione.