O
Ottobrate Romane
Scampagnate popolari tra le vigne e le osterie fuori porta, diffuse al tempo della Roma pontificia. Inizialmente le gite autunnali erano permesse solo il giovedì, per non distogliere i fedeli dai doveri religiosi festivi, ma poi furono estese alla domenica. A piedi, o con la carettella, la tipica carrozza a guscio di noce tirata da cavalli, i romani partivano vestiti a festa diretti ai prati di Testaccio, ponte Milvio, San Giovanni, porta Pia, San Paolo, Monte Mario e Monteverde che nella prima metà dell’Ottocento erano ancora coltivati a orti e vigne. Le scampagnate erano animate da orchestrine, giostre, alberi della cuccagna, corse campestri, canti, balli, stornelli. Si suonavano tamburelle, chitarrine e nacchere e si ballava il sartarello. Naturalmente c’erano vino e cibo in abbondanza e si mangiavano gnocchi, trippa e abbacchio, cucinato al forno o a scottadito.