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Aforismi gourmet – varie

Lo svezzamento è l’anticamera del ristorante
L’amico di famiglia, Paolo Sorrentino, 2006


Giulio Eianudi donò un enorme tartufo al leader sovietico Kruscev che lo annusò, lo prese a morsi come una mela e poi si sciacquò la bocca con un sorso di vodka.

Conoscere e mangiare, parola e cibo sono fatti della stessa pasta, sono figli della stessa madre: la fame.”
Francesca Rigotti, La filosofia in cucina

“I tuoi capelli sono greggi di capre… La tua guancia è un melograno… i tuoi seni sono due pavoni… C’è latte e miele sotto la tua lingua”
Cantico dei Cantici

“Così come il mantice attizza il fuoco e il vento e la rugiada fanno crescere le piante, così anche il succo dei cibi e delle bevande generano nell’uomo sangue, fluido e carne e ne aumentano la quantità.”
Hildegard con Bingen, Ricette per il corpo e per l’anima

“Chiamiamo provini gastronomici quei cibi i quali sono di un sapore e di una squisitezza tale che la sola loro apparizione deve commuovere tutte le facoltà assaggiatrici.”
Anthelme Brillat-Savarin, Fisiologia del gusto

“Finalmente arriva il fugu e intorno al tavolo cala un silenzio denso. Ne prendo un cubetto, che è stato prima passato nel pan grattato e poi fritto. Mastico, mando giù. Buono, ma non eccezionale come dovrebbe essere, visto il presunto rischio nel mangiarlo. La Findus produce qualcosa di simile. A che prezzo la morte? Un bastoncino dal tavolo del capitano?”
Alex Kapranos, Rock restaurant (Sound bites)

“Che ne è stato della nostra Roma, ove si impone ai filosofi di lasciare la città perchè sospettati di corrompere i giovani, proprio mentre questo Apicio ha trasformato in professione la scienza culinaria e ha corrotto con la sua dottrina un’intera epoca?”
Seneca, ad Helviam X9

Sappiamo più cose sulla temperatura interna di una stella, di quello che accade in un soufflè.”
Nicholas Kurti, gastrofisico

“Non si devono mangiare nè cibi troppo caldi nè troppo freddi: così l’alimentazione può aiutare a rimanere in salute.”
Hildegard von Bingen

“I sapori forti sono, per un giapponese d’oggi, ciò che i colori decisi erano per gli esteti Heian, vale a dire gratificazioni rozze, ovvie, per chi manchi di discernimento e di cultura.”
Thomas Hoover, La cultura Zen

“Bisogna tentare il tutto per tutto per conquistare la zuppa…”
J. e W. Grimm, Fiabe

L’oca in se stessa non è niente, ma l’uomo ne ha fatto una sorta di fucina vivente, in cui cresce il frutto supremo della gastronomia: il foie gras.
Larousse gastronomique

“Il lupo che divora l’agnello attua la validità superiore del valore nutritivo di cui l’agnello per il lupo è rispetto alla validità inferiore del valore vitale di cui lo stesso agnello è rispetto al valore vitale del lupo. Nondimeno, il lupo non nega il valore nutritivo dell’agnello, nè lo uccide soltanto per annientarlo. Solo il dichiarare l’agnello un non-valore assoluto gli fornirebbe l’interpretazione, secondo il sillogismo dei valori, per un annientamento altrimenti inspiegabile.”
Carl Smith, La tirannia dei valori

“Facile regalare argenti e ori, una toga, un mantello: regalare funghi, questo è difficile.” Marziale, Epigrammi XIII 48

“…quando Abu Qir aprì gli occhi e vide tutta quell’abbondanza di pane, di formaggio, di olive e di bottarga chiese: “Da dove viene tutta questa roba?” – “Dalla generosità dell’Onnipotente” rispose Abu Sir” Le Mille e una Notte [ Alf laila wa laila ]

Se t’inganno, prego el cielo de perdere quello che gh’ho più caro: l’appetito.
Goldoni, Arlecchino servitor di due padroni

“Per decorare [i piatti] in modo dignitoso, non bisogna eseguire gli ornamenti se non in due tinte”
Antonin Careme, L’art de la cuisine francaise au XIX siècle

“Gli spaghetti a “cacio e pepe” hanno i loro fautori convintissimmi, forse perchè dato il loro gusto assai piccante, costringono ad abbondanti libazioni.”
Ada Boni

La docile gallina s’ingrassa con la farina dolce, ma anche con il buio. La gola aguzza l’ingegno.
Marziale, Epigrammi XIII 62

“Alle estremità della tavola due monumentali zuppiere d’argento contenevano il consommè ambra bruciata e limpido.”
G. Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo

Nell’888 il duca Guido di Spoleto fu rifiutato come re dei Franchi perché si venne a sapere che mangiava troppo poco: “Non può regnare su di noi chi si accontenta di un pasto modesto.

“La scoperta di un manicaretto nuovo fa per la felicità del genere umano
più che la scoperta di una stella.”
Anthelme Brillat-Savarin, Fisiologia del gusto

“Le ricette sono un link con la gente.”
Tamasin Day-Lewis, Where shall we go for dinner?

“Sarebbe bastato l’aroma a saziarmi” scrisse il poeta romano Venanzio Fortunato dello spezzatino che Radegonda, un tempo regina dei Franchi, gli aveva servito. Radegonda aveva fondato un Monastero nei pressi di Poitiers, e la fama delle sue eccellenti capacità culinarie fu diffusa in tutta Euroa dai numerosi pellegrini che avevano gustato la sua cucina.

“Don Ciccio si cucchiaiò in bocca la magra minestrucola, ma non tanto magra poi, enfatizzando in uno strascico brodoso la povertà delle proteine e peptoncelli ingredienti.”
Carlo Emilio Gadda, Quer pasticciaccio brutto de via Merulana

“Il discreto cuoco potrà in tutte le cose essere dotto… e potrà i mangiari variare o colorare secondo che a lui parrà.”
Testo culinario del Trecento

Se hai due soldi, uno spendilo per il pane, con l’altro compra giacinti per il tuo spirito.
Antico proverbio persiano

“Prendi le lenticchie del Nilo,                                                             
il regalo di Pelusio egiziana:
costa meno dell’orzo, costa più della fava.”       
Marziale, Epigrammi XIII 9

Le diverse erbe nobili, le polveri e le spezie che derivano da erbe nobili non sono utili all’uomo se non sono consumate secondo un ordine preciso… perciò si devono consumare principalmente con i cibi o dopo aver mangiato, perchè fluidificano i liquidini delle pietanze e aiutano l’uomo a digerire ciò che ha mangiato.
Hildegard von Bingen

“Ogni popolo usa quell’unto che si produce migliore nel proprio paese”
Pellegrino Artusi

“La vita di un travelling food writer non è sempre un letto di morbido foie gras. Spesso si mastica amaro.”
Tamasin Day-Lewis, Where shall we go for dinner?

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*Se t’inganno, prego el
cielo de perdere quello
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l’appetito.
* Arlecchino
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