Se Sofia Coppola avesse trasposto ai giorni nostri la storia cinematografica della regina francese – del buon gusto - Marie Antoinette, le avrebbe sicuramente fatto varcare la soglia di quel mondo delle meraviglie che è TAD.
Marie Antoinette, Sofia Coppola
Le milizie del Cattivo gusto in stile salotto di Nonna Speranza sono infatti bandite dai luminosi locali di questo raffinato conceptstore nell’altrettanto elegante via del Babuino, eclettico contenitore di abiti da sogno da far invidia alla principessa Dala della Pantera Rosa, accessori per la casa da rivista patinata, composizioni di design floreali alla Vatel, profumi rari che neanche Süskind. E un petit restaurant edonisticamente degno di tutto quanto lo circonda.
Ci si siede a uno dei tavoli minimalisti in legno vetro e acciaio delle sale interne o in resina del romantico giardino d’inverno e di fronte alla gentilezza del maitre in turbante speziato non si può non pensare a un titolo di Hrabal, Ho servito il re d’Inghilterra. La carta a fisarmonica delle vivande viene proposta con pari eleganza alle signore chic con vera Gucci al braccio come alle giovani in sneakers e finta prada comprata in via della croce. E quel turbante portato disinvoltamente a passeggio nelle sale rappresenta la perfetta sintesi della filosofia – anche di cucina - del posto. L'idea è di far continuare l’esperienza multisensoriale iniziata accarezzando i tessuti e annusando le essenze profumate, con proposte di cucina Fusion, dove si incontrano sapori, ricette e tradizioni diverse. I risultati sono altalenanti. Se si capita da TAD di pomeriggio, un rituale zen in sintonia per raffinatezza e purezza con l’ambiente circostante è la cerimonia del tè, celebrata in una carta separata che propone aromatiche quanto esotiche foglioline. Non si beve da un’unica tazza alla maniera dei monaci davanti all’immagine di Bodhidharma, ma ci si abbevera comunque alla comune sorgente del piacere. E la beatitudine è garantita.
© Maria Luisa Basile – riproduzione vietata
Un ringraziamento ad Ani Singh per la gentilezza e l'accoglienza |