La Rosetta
indirizzo:
Via della Rosetta 8 - 00186 Roma
Quartiere Pigna, Pantheon
Tel. +39 06.68.61.002
+39 06 68.30.88.41
Fax +39 06.68.21.5116
Email: info@larosetta.com
booking@larosetta.com
Sito web: www.larosetta.com
Aperto: mezzogiorno e sera
Giorno di chiusura: domenica sera
Tipo di cucina:
Mediterranea dinamica di pesce
Chef: Massimo Riccioli
Carte di credito accettate: tutte
Tavoli all’aperto: si
Ferie: agosto
Prezzo medio (bevande escluse):
Menu di lavoro a pranzo: E. 35
Menu degustazione cena: E. 180 Domenica: Menu degustazione
"pranzo domenicale"
I giudizi delle Guide:
L’Espresso 2011: 15,5
(2010: 15,5) 1 cappello
Michelin
due forchette
Gambero rosso 2010
81 e 2 forchette (cucina 56
cantina 16 – servizio 8 – bonus 1)
La ricetta dello chef
Rigatoni con cernia bianca,
melanzane e ricotta salata
Piati dal menu
- Piatto di crudi del giorno:
- tartara di tonno con fragoline e lamponi
- scampo, gambero all’aceto balsamico, ricciola, nastri di seppie
- polpo e patate, aragosta con fagiolini
e arance
- triglia e insalatine, fritturina di moscardini con fili di zucchine e foglie di menta
- Zuppa di moscardini e ceci
- Rigatoni con cernia bianca, melanzane e ricotta salata
- Spaghetti con seppioline, aglio, olio, peperoncino
- Scampi e filetto di dentice
- Pre dessert: sorbetto al frutto della passione
- Sfogliata di mele con gelato alla vaniglia
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ristorante
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Lo chef Massimo Riccioli partecipa all'iniziativa
Assaggi di Teatro |
Già Cicerone ingollava ostriche per sviluppare la propria eloquenza, ma fu Luigi XI, nel XV secolo, a trasformare il mollusco ricco di fosforo in alimento obbligato per i suoi luminari per accrescerne l’intelligenza. In seguito da pietanza diventarono aperitivo, tanto che un vecchio maresciallo nell’Ottocento riusciva a trangugiarne un centinaio prima di pranzo, giusto per stimolare l’appetito. Il menu della Rosetta non è da meno e inizia proprio con un valzer di ostriche, le tondeggianti e polpose Belon, servite su ghiaccio frantumato e accompagnate da fettine di pane nero da velare con burro salato e una salsina a base di aceto e scalogno finemente tritato.
Il pescato del giorno
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Spento senza rimorso il tormento del mollusco e aiutato il boccone a trovare la sua strada con un sorso di bollicine, si passa alle altre delizie. Tutte a base di pesce freschissimo che, discintamente invitante nell’esposizione all’ingresso del locale, al momento opportuno viene afferrato con gesto deciso e amorevole insieme dallo chef-patron Massimo Riccioli, uno dei migliori cuochi di mare della Capitale.
Affezionato alla sua città ma anche viaggiatore curioso, uomo esuberante e affettuoso, il talento di questo figlio d’arte (furono i genitori a rilevare quella che era solo una bettola alle spalle del Pantheon negli anni Sessanta, proponendo un’inedita cucina di solo pesce con echi della natia Sicilia) è indiscutibile. Immaginate Vulcano nella sua fucina, circondato da vitalità, energia, fuoco e avrete l’immagine di Massimo Riccioli che si muove nella sua ben organizzata cucina a vista con l’agilità di un Nureyev, viziando gli ospiti con ogni genere di delizia marinara e facendo riscoprire sin dalla tavolozza di pesce crudo la ricchezza di colori e profumi del Mediterraneo con tocchi di Oriente e America latina. La banalità qui è bandita e le preparazioni, dalle soavi fritturine di moscardini e zucchine con foglie di menta alle seppioline che con olio, aglio e peperoncino sposano sapidissimi spaghetti sino al pescato del giorno alla griglia, sono cucinate con cotture sapienti che esaltano gusto e fragranza. Non mancano buoni vini, fra i quali una discreta selezione di bollicine e una scelta non banale anche fra le mezze bottiglie. Le coccole fuori menu riservate agli ospiti cominciano con l’appetizer di benvenuto accompagnato da un calice di champagne e terminano con i sacchetti di biscotti-souvenir (irresistibili i bottoncini al cioccolato). Oltre alla sala, nella bella stagione vengono apparecchiati alcuni tavoli nel vicoletto in fondo al quale con poco sforzo si vede il Pantheon. Ulteriore e non trascurabile merito del locale è di essere aperto anche a mezzogiorno, con un equilibrato menu degustazione che permette di concedersi momenti di pura felicità gastronomica spendendo poco più di 50 euro. Piacere raro in cucine di questo livello.
© Maria Luisa Basile – riproduzione vietata
Un ringraziamento a Massimo Riccioli per le fotografie dei piatti.
“… il pesce, fra le mani di un abile preparatore, può diventare una fonte inesauribile di godimenti del palato.” Anthelme Brillat-Savarin, Fisiologia del gusto
Il ristorante La Rosetta ha partecipato all'edizione 2008-2009 di Assaggi di Teatro interpretando Va' dove ti porta il cuore, Todo modo, Il dubbio, Le invisibili, La rosa tatuata |
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