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aforismi*gourmet
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Passeriforme monogamo che nidifica sugli alberi. Lungo circa 25 cm, npesa circa 70-80 gr. Le piume sono di colore cenerino olivastro sul dorso e bianche sul ventre con macchie nere. Le ali sono color giallo ruggine chiaro. In Italia è una specie di doppio passo.
Nidifica nell’Europa centro settentrionale e in autunno sverna in paesi mediterranei, vivendo nella macchia mediterranea o in montagna, a bassa quota.
Il tordo è molto ghiotto di bacche di ginepro, olive, uva, corbezzoli e sorbe. Il ginepro contribuisce a dare un particolare aroma alle carni che si presentano scure e assai gustose, soprattutto in autunno. Poichè le carni sono molto magre, prima della cottura sono avvolte nel lardo o nella pancetta.
Una ricetta molto diffusa è il tordo allo spiedo, cucinato intero, senza eviscerazione e asportando solo gli occhi. Nello spiedo si alternano cubetti di lardo e di pane. Durante la cottura la carne viene unta spesso con un ramoscello di rosmarino intinto nel grasso che cola.
Il tordo e la sua golosità hanno ispirato una Favola di Esopo.
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Cos’è la cucina d’autore?
“Alcuni dicono arte; per me è la difficoltà della semplicità, la capacità di portare al suo zenit la ricetta senza bisogno di prodotti di lusso.”
Alex Atala
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altri Frammenti di un discorso gourmet:
La foto in alto a destra con maiale e fragole è tratta da Adriano Del Fabbro, L’arte della Norcineria