L’era glaciale del gelato
Bernardo Buontalenti (Firenze, 1536 – 1608), artista insigne e geniale animatore dei festini del granduca Cosimo I ricevette l’incarico di organizzare i festeggiamenti per accogliere una delegazione spagnola. Per l’evento allestii rappresentazioni teatrali nei giardini e sull’Arno, un grande spettacolo nella fortezza da Basso, fuochi d’artificio e preparò una crema refrigerata con una miscela di sua invenzione e aromatizzata con bergamotto, limoni e arance. | ||
Le testimonianze storiche dell’epoca attestano che fu proprio l’estroso artista a escogitare un’importante innovazione nell’arte della conservazione della neve, la quale veniva raccolta durante le precipitazioni invernali e pressata dentro cantine foderate di paglia per mantenerla più a lungo. Buontalenti ideò speciali costruzioni semi interrate, dotate di un’intercapedine, riempite di sughero e foderate di legno e canne per consentire lo scorrere dell’acqua mano a mano che il ghiaccio si scioglieva, situate all’esterno delle mura della città in Via delle Ghiacciaie, una strada ancora esistente. |