Chi ama le atmosfere da antica trattoria, i tavolini quadrati apparecchiati con le tovaglie a quadretti e soprattutto i sapori della cucina romana tradizionale col valore aggiunto di un servizio semplice e schietto è servito.
Negli affollati ambienti interni e nella piccola veranda gettonatissima per il fresco affaccio sulla via che da piazza di S. Lorenzo in Lucina conduce a via di Fontanella Borghese, sfilano tutti i classici della cucina popolare, in quello che in zona è rimasto un baluardo di un certo modo di fare cucina. A colpire è soprattutto la cantina, ricca, non limitata al tricolore, con ricarichi onesti e ampia possibilità di scegliere vini al bicchiere. La cucina, un po’ appannata dal tempo, affida l’avvio al classico dei classici, il fritto alla romana. Vegetale, misto o classico, non mancano i filetti di baccalà, la ricotta e, in stagione, i carciofi alla giudia. Seconda tappa prepotentemente suggerita dall’insegna è un piatto di sugosa amatriciana, ma sono molto richieste anche grigia e carbonara, seguite da classici del Quinto quarto e baccalà il venerdì. Traguardo sereno con dolci casalinghi e conto ragionevole che fan venir voglia di entrare nella vicina chiesa di
S. Lorenzo in Lucina ad ammirare La crocefissione di Guido Reni e a cercare la tomba di Poussin.
© Maria Luisa Basile – riproduzione vietata
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