Scaffale gourmet – Apicio
Apicio. La cucina dell’antica Roma Hans-Peter von Pesche, Werner Feldmann Il ricettario di Marco Gavio Apicio, raffinato gastronomo vissuto nella Roma dell’Età Imperiale del I secolo d.C., rientra da ormai duemila anni tra le opere fondamentali della cucina occidentale. Apicio era un ricco patrizio, gastronomo e maestro di arti culinarie, modello di lussi e stravaganze. Plinio lo definì “il più grande scialacquatore di tutti i tempi” per “il suo metodo di ingrassare i maiali con i fichi secchi e di far loro bere piccole quantità di mosto dolce prima di macellarli, avendo il fine di ricavarne un fegato particolarmente saporito”. Maldicenze a parte, il suo nome è stato reso immortale dal ricettario “De re coquinaria”, composto da dieci volumi contenenti circa 500 ricette originali. Divenuto un classico della letteratura gastronomica, è anche una preziosa testimonianza della vita quotidiana degli antichi abitanti della Città Eterna. Gli autori del volume edito da Guido Tommasi, casa editrice impegnata attraverso numerose collane nell’esplorazione dell’universo gourmet, accostano al testo di Apicio una trasposizione di duecento ricette originali, filologicamente e gastronomicamente corretta, adatta alla cucina dei nostri giorni. Dalla sintesi fra l’antica civiltà del cibo e le moderne tecniche culinarie, emerge la capacità della cucina dell’Antica Roma di catturare anche il palato dei gourmet contemporanei. “Che ne è stato della nostra Roma, ove si imppone ai filosofi di lasciare la città perchè sospettati di corrompere i giovani, proprio mentre questo Apicio ha trasformato in professione la scienza culinaria e ha corrotto con la sua dottrina un’intera epoca?”Seneca, ad Helviam X9 Ricette di Apicio su Roma gourmet
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