Modi di dire del cavolo
Modi di dire del CAVOLO | |
Fotografia di Brillante-Severina © Roma-gourmet (Capunèt di Claudio e Anna Vicina) |
Andare a ingrassare i cavoli significa morire e diventare così concime per ciò che cresce nell’orto. |
Andare a piantar cavoli significa ritirarsi a vita privata, abbandonare la vita pubblica per un’esistenza più semplice. Nell’anno 305 d.C., il sessantaduenne imperatore romano Diocleziano abbandonò Roma e il potere per ritirarsi nella cittadina dalmata di Salona (l’attuale Spalato), dove si fece costruire un palazzo sontuoso ma trascorrendo i giorni curandosi dei lavori della campagna. Sollecitato a tornare a Roma e alla vita politica, rifiutò, affermando che i suoi cavoli lo rendevano più felice di qualsiasi impero. |
Farsi i cavoli propri significa occuparsi dei fatti propri e anche non intromettersi nelle faccende altrui, come pure disinteressarsi della vita sociale. È anche usato come invito a non mostrarsi troppo curioso della vita privata altrui. |
Non capire un cavolo significa non capire niente. |
Non fare un cavolo significa non svolgere alcuna attività, essere indolenti e pigri. L’espressione è usata anche per farmaci che si rivelano inefficaci e in generale per cose che non mostrano l’utilità prevista. |
Non valere un cavolo significa non valere nulla, nemmeno quanto un cavolo, considerato tradizionalmente un alimento poco pregiato. |
Portare il cavolo in mano e il cappone sotto significa volere apparire diversi da quello che si è. |
Starci come i cavoli a merenda significa non avere alcuna attinenza con l’argomento o il fatto di cui si tratta. |