La vita agra e dolce
“La vita agra” è il titolo del romanzo di Luciano Bianciardi
che nel 2012 avrebbe compiuto 90 anni
(Grosseto, 14 dicembre 1922 – Milano, 14 novembre 1971)
Sapori agrodolci su Roma gourmet | ||
In linea con l’analisi di Luciano Bianciardi dei costumi sociali nell’Italia del boom economico e con la ribellione all’establishment, La vita agra prende avvio nella piana sotto Montemassi, in Toscana, dove 43 operai di un’industria chimica muoiono per il crollo di una miniera in un’esplosione causata dal mancato rispetto delle norme di sicurezza. Per vendicarli, il protagonista progetta di andare a Milano per far saltare con la dinamite la sede dell’industria chimica e riservare ai dirigenti la stessa fine degli operai. Poiché l’attuazione del piano richiede tempo, il protagonista trova un lavoro nella redazione di un giornale dello spettacolo dove conosce la vedova Anna Viganò, comunista che critica il progetto dinamitardo bollato di anarchismo disfattista. Abbandonata l’idea di abbattere la cittadella, lui finisce per esservi impiegato, rimanndo schiacciato dai ritmi alienanti della vita da lavoratore della grande città. Il protagonista e Bianciardi giungono alla conclusione che non è sufficiente distruggere la dirigenza che imprigiona le persone condizionandone i ritmi e la vita. Sarebbe necessario che la gente imparasse a non collaborare, non produrre, non generare bisogni. Una soluzione utopistica che esprime la sfiducia di Bianciardi nell’attività del partito e il pessimismo nei confronti della società contemporanea travolta dal progresso economico. | Anguilla marinata in agrodolce all’aceto di Moscato d’Asti | |
Agnello in agrodolce con cipolla di Tropea | ||
Olive all’ascolana di pesce con cheaps di patate e sorbetto agrodolce di peperone |
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La vita agra è anche un film |