L’umiltà, Caravaggio e le acciughe di Massimo Riccioli
L’umiltà, Caravaggio e le acciughe di Massimo Riccioli
L’acciuga, o alice come è comunemente chiamata a Roma, è cucinata da Massimo Riccioli in etereo abbinamento a ricotta, peperoncini dolci e fiori di zucca in una ricetta di semplice esecuzione. Stuzzicante. |
Caravaggio chiama una zingara che passa per strada e la dipinge tale e quale. Madonne, santi, angeli e dei sono tratti dalla strada. Per questo la Madonna di Loreto (o Madonna dei pellegrini) piace ai popolani che nei due viandanti inginocchiati (con i piedi sporchi in evidenza, come nella Crocifissione di San Paolo) riconoscono se stessi e si ritrovano collocati sugli altari, investiti della dignità che nei propri cuori sentivano di possedere. Caravaggio è il primo a mostrare questa bellezza altra, ad amare la realtà direttamente osservata, a ritrarre gli umili. Ecco una Vergine rappresentata come una lavandaia con le vesti rimboccate, Sant’Anna come una vecchia squarquoia e Amore come un marmocchio qualunque. Genti semplici che si alimentano di cibi poveri, come le acciughe, pesce azzurro un tempo poverissimo e oggi rivalutato da nutrizionisti e cuochi marinari come Massimo Riccioli che ne propone mille e una variazione. (MLB) |
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Caravaggio prende una donna e la finge “ma-donna”: la veste di di blu e rosso e aggiunge un’aureola per renderla riconoscibile. (Bellori) | L’opera è dipinta fra 1604 e 1605. | ||||
La madonna incarna la Chiesa cattolica che accoglie i penitenti e offre la remissione dei peccati. |
“Egli non sapeva uscir fuori dalle cantine” scrive il critico Berenson richiamando involontariamente Dostoevskij. “Lì, nel mio lurido, puzzolente sottosuolo, il nostro topo offeso, maltrattato e deriso, si sprofonda immediatamente in una fredda, velenosa e soprattutto eterna malignità” |
Nelle due figure inginocchiate si potrebbero riconoscere il committente, Ermete Cavalletti, e la madre. | |||
Madonna di Loreto (o Madonna dei pellegrini) di Caravaggio è esposta nella chiesa di Sant’Agostino a Roma sull’altare della cappella Cavalletti |
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