La trilogia di carciofo di Alfonso Iaccarino
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Alfonso Iaccarino e Vincenzo Castaldo declinano lo spinoso ortaggio in tre modi: fritto, ripieno di mozzarella campana e in tempura. |
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Luciano Folgore è lo pseudonimo del poeta Omero Vecchi, nato a Roma nel 1888 e morto nel 1966. Futurista entusiasta e poi favolista, narratore, umorista, impiegato al Ministero di Grazia e Giustizia nonchè fine conoscitore di carciofi, come mostrano i suoi versi:
Si prendono carciofi romaneschi
grossi, teneri e freschi
e si levan loro le prime foglie
poscia a quelle che restano si toglie,
mediante un affilato coltellino,
la parte dura per lasciar la molle.
Dopo aver tornito per benino
le panciute corolle,
si immergono nell’acqua d’un catino,
dal succo del limone acidulata,
poi si dà lor col panno un’asciugata,
si schiacciano un pochino sul tagliere,
si condiscon col pepe e col sale,
si mettono a giacere nel tegame ospitale.
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