Elogio del ghiaccio
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1909-2009 Il 6 aprile 1909 l’ingegnere della marina americana Robert Peary annuncia di essere riuscito a toccare per primo il Polo Nord, arrivandoci con quattro eschimesi e quaranta cani da slitta. Molte e affascinanti sono le storie legate al tentativo di conquistare il Polo Nord. Per esempio quella del conte Bernhard Levetzow che nell’aprile 1087 parte da Vienna “con un collo inamidato alto cinque centimetri, redingote stretta alla vita e tuba” e scortato dalla cagnolina Fatinitza, pianta la bandiera sul suolo artico, azzuffandosi a sua volta con l’americano John Voit che alla cortese domanda dell’aristocratico “Desiderez-vous la planter en premier?” non ci aveva pensato due volte ad accogliere l’invito ottenendo in cambio un pugno vigoroso. Epico è poi il viaggio della nave Admiral Tegetthoff dell’Imperial-regia Marina Austroungarica che nel marzo 1872 finanzia una spedizione artica per rintracciare il leggendario Passaggio a nordest, un varco fra i ghiacci dell’Artico che permetterebbe di raggiungere l’Oriente. Il comando della spedizione cosmopolita (il cuoco è austriaco) è affidato sul mare allo spirituale e filosofo sottotenente capitano di vascello Carl Weyprecht, quello sulla terra al materialista e ambizioso cartografo Julius Payer. Due caratteri opposti. Ben presto la nave si trova intrappolata fra i ghiacci e rimane in balia di un oceano sconosciuto per un tempo lunghissimo. Il ritorno avviene via terra, i reduci sono salvati da una baleniera e accolti in Europa come eroi, sino a che, i loro traguardi superati, ven€gono avvolti nell’oblio. |
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Bibliografia |